Ghoulam: “Il recupero rapido è soprattutto merito dello staff medico. Voglio vincere per questa città, ormai è la mia ragione di vita”

Faouzi Ghoulam, terzino del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TvLuna: “Pallone d’Oro algerino? Non mi aspettavo questo premio, io penso soprattutto alla squadra e alla Nazionale, quindi non penso molto a questi riconoscimenti; inoltre sono un difensore, quindi non sono abituato a questi premi. Ho superato calciatori importanti per la Nazionale e per i rispettivi club: ci sono riuscito grazie al Napoli e a tutti i miei compagni. Ho scelto l’Algeria come nazionale perché per me era la cosa giusta, ma non pensavo affatto al premio: anzi spero sempre che lo ottengano gli attaccanti, perché quando giocano bene e segnano loro va bene tutta la squadra. Dedico questo premio prestigioso alla mia famiglia, visto che siamo molto legati all’Algeria ed io mi sento orgoglioso di essere di essere algerino. Questo è stato un anno di alti e bassi, ma di solito io penso sempre in positivo, sono credente e anche l’infortunio può portare del bene nel male. Tante persone mi sono state vicine e voglio ringraziare tutti per l’affetto che mi hanno dimostrato: mi hanno aiutato molto e voglio tornare più forte di prima. Il recupero rapido è merito soprattutto dello staff medico del Napoli, che è davvero competente e merita tantissimi ringraziamenti da parte mia. Koulibaly è ormai un fratello per me e fa parte della mia famiglia: sarò sempre a disposizione nei suoi confronti. Ho tre amici strettissimi: un amico d’infanzia, poi c’è Zouma e infine Kalidou. Sarri? A voi ha detto che sto tornando veloce, ma a me dice il contrario! (ndr. ride). La squadra è forte e non ha bisogno di me, ma questa sfida quotidiana per vincere lo Scudetto è importante per me e voglio vincere per questa città: questa lotta per conquistare il campionato è diventata la mia ragione di vita. Rientro? Non conosco la data e non ha senso parlarne, visto che non dipende soltanto da me. Ho chiesto ai medici di farmi arrivare a maggio, non m’interessa cosa accadrà dopo: spero soltanto che il mio fisico possa reggere fino ad allora”.