Ieri, l’operazione ripartenza ha segnato un gol, scrive quest’oggi la Gazzetta dello Sport raccontando che il via libera agli allenamenti collettivi dovrebbe arrivare già oggi: “Combinazione fra un prudente sì del Comitato tecnico-scientifico e la sua traduzione politica sull’asse ministero della Salute-ministero dello Sport. Non è un sì alle partite, però si tratta di un passo avanti. Il 18 maggio potrebbe dunque diventare la data spartiacque, il vero ritorno alla normalità con tanto di lavoro tecnico, schemi, partitelle, contatti”.
PROTOCOLLO – Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, ha fornito segnali positivi con un “si dovrebbe andare in quella direzione, quella auspicata da tutti i tifosi“, ma con la formula della ‘grande famiglia’, calciatori, tecnici, fisioterapisti, magazzinieri in ritiro. Il protocollo tedesco, che non prevede la messa in quarantena automatica di tutti i contatti ravvicinati di chi è stato trovato positivo, “si è rivelato fallimentare. Prima i positivi erano quattro, ora sono diventati 10” e quindi la chiave del successo è il ritiro permanente. Secondo la Gazzetta “il ritiro blindato durerà 15 giorni, non di più, impossibile allungare la clausura perché i calciatori (e non solo loro) non ce la farebbero. Quindi la fase delle partite dovrebbe svolgersi in una sorta di autolockdown di tutti i protagonisti. Puoi andare a casa, ma devi ridurre il più possibile le tue occasioni sociali perché altrimenti metteresti a rischio tutta l’operazione“.
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