Dries Mertens è il capocannoniere del Napoli quest’anno, il terzo miglior bomber della storia azzurra. Nel giro di qualche anno ha saputo conquistare il Napoli, fino a diventarne il leader, come scrive l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. E l’è diventato grazie a comportamenti sempre positivi. Contro il Genk, ad esempio, tutti potevano essere infastiditi per la panchina, a maggior ragione Mertens che aveva invitato tanti amici belgi per l’occasione. Eppure il suo atteggiamento, quando ha visto che non avrebbe cominciato dall’inizio, non è cambiato. La Rosea tesse le lodi del folletto ex PSV:
“Sul charter che mercoledì notte ha riportato il Napoli dal Belgio a casa, non erano in molti quelli allegri e che avevano voglia di scherzare. Ma Dries Mertens con la sua verve ha risollevato il morale delle truppe, un po’ giù dopo il pareggio di Genk. Il belga è stato vicino ad Arek Milik, che ha vissuto una notte da incubo fra legni colpiti e occasioni mancate, e una volta in più s’è mostrato leader di una squadra e un club cui è molto legato, nonostante il suo contratto sia in scadenza e la trattativa per il rinnovo vada molto a rilento…”.
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