Manolo Gabbiadini ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco i passaggi evidenziati da IamNaples.it.
Sei gol nei primi due mesi d’Inghilterra, poi la frenata.
“L’infortunio mi ha fermato sul più bello. Ero partito benissimo, mi sentivo in grandi condizioni e c’era l’entusiasmo della novità, ma quando sono guarito e rientrato, era cambiato qualcosa. Giocavamo in modo diverso. Più coperti, più allineati ed è diventato tutto più difficile. La stagione del Southampton è stata comunque importante: ottavo posto, finale di Coppa di Lega e eliminazione nella fase a gironi di Europa League per un nulla”.
Perché ha scelto Southampton?
“C’erano altre opzioni, anche estere, ma ho preferito venire qui perché volevo misurarmi con la Premier e questa era una chance importante. A Southampton si sta bene ed è comoda: in un’ora arrivi a Londra o all’aeroporto di Heathrow, dove ci sono tre voli giornalieri per Bologna. Quando ho deciso di lasciare Napoli, ho fatto anche queste considerazioni”.
Che cosa le resta di Napoli?
“A Napoli ho trascorso un periodo importante della mia vita. Abitavo a Posillipo, in un posto fantastico. Mi sono creato un gruppo di amici, come il maestro dei presepi Marco Ferrigno. E’ stato un onore indossare la maglia del Napoli”.
Il Napoli è in testa a punteggio pieno.
“Il Napoli offre il miglior calcio della A. E’ guidato da un grande allenatore. Sarri e Benitez sono i migliori che ho avuto, ma ho un bel ricordo anche di Pioli e Mihajlovic”.
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