Prosegue la nostra rubrica “Viaggio nelle scuole calcio”. Il nostro focus è incentrato sulla A.R.L. Pianeta Napoli City, che ha sede nel complesso sportivo “Kennedy” ai Camaldoli. La società della presidentessa Patrizia Guido e di Giovanni Pommella, attiva da ormai quattro anni ha obiettivi interessanti e importanti e a tale scopo ha scelto di selezionare tra i migliori istruttori in circolazione. Giacomo Zunico, ex portiere professionista, Ciro Muro e Bruno Napolitano sono alcune delle “punte di diamante” della scuola calcio. Per raccontare la realtà Pianeta Napoli City abbiamo sentito Ciro Muro, noto per i trascorsi in maglia azzurra da calciatore e da allenatore nel settore giovanile:
Che categorie allena la Pianeta Napoli City?
“Ci sono molti ragazzi iscritti alla nostra scuola calcio, i 2001 e i 2002 formano una solo squadra, poi ci sono i mini giovanissimi del 2003, due squadre di ragazzi del 2004 di cui una partecipa a un torneo federale, poi i 2005, 2006 e 2007. Il nostro obiettivo è far crescere i ragazzi, in molti di loro ci sono qualità interessanti, bisogna ancora migliorare per crescere”.
Quali sono gli obiettivi della scuola calcio?
“Noi vogliamo far crescere i ragazzi con il lavoro per poi mandarli a giocare fuori, cercando qualche squadra professionista. Credo che il Napoli si stia muovendo molto in Campania tra le scuole calcio, ad esempio c’è un nostro ragazzo, Perrone, un classe 2003 che ha scelto di restare qui almeno un altro anno, facendo un sacrificio in tal senso perchè il responsabile del settore giovanile Gianluca Grava ce l’aveva richiesto. C’è qualità nei 2003, ma anche nei 2004, il nostro obiettivo è quello di far crescere i ragazzi per vedere dove possono arrivare. E’ difficile capire se alcuni di questi ragazzi potranno fare il salto di qualità importante, questo dipende da loro, ma noi daremo il massimo che possiamo dal primo all’ultimo. Noi vogliamo insegnare qualcosa ai ragazzi, in primis la tecnica”.
Com’è nata la sua collaborazione con la Pianeta Napoli City?
“Sono stato chiamato due anni fa durante un campo estivo, ho trovato una società ambiziosa che fa sacrifici e che ha puntato su istruttori importanti come Giacomo Zunico e Bruno Napolitano e tanti altri che vogliono crescere con noi. Tutti danno il massimo, ci confrontiamo ogni settimana decidendo che tipo di allenamento fare con i ragazzi, andando avanti con questa idea”.
Cosa offre la scuola calcio Pianeta Napoli City?
“Io invito gli interessati a venire a provare, poi i genitori si renderanno conto di come alleniamo i ragazzi, chi viene a provare da noi capirà cosa possiamo offrire. Non siamo nè migliori nè peggiori di altri, questo non sta a noi giudicarlo, ma a chi è interessato”.
Avete studiato qualche tipologia innovativa di allenamento?
“Sì, ad esempio durante gli allenamenti i ragazzi lavorano con la sense-ball, un piccolo pallone attaccato a una corda che serve alla coordinazione del ragazzo che deve muovere molti arti, tra cui anche le mani. E’ utile anche per la postura e il controllo del pallone, ci sono alcune tipologie di allenamento interessanti come questa”.
Per concludere il nostro viaggio, abbiamo ascoltato le parole dell’allenatore dei classe 2006 Bruno Napolitano, ex calciatore di Serie B:
Che esperienza è allenare dei ragazzi così piccoli?
“Per me è un’esperienza nuova, ho sempre allenato ragazzi più grandi, al massimo dei 2003 e non ero molto pratico riguardo i più piccoli. Fino ad ora posso dire che l’esperienza è positiva, mi piace molto lavorare con loro, perchè possono apprendere da subito e se sbagliano possono capire l’errore commesso”.
Quando è avvenuto il suo ingresso nella Pianeta Napoli City e che obiettivi ci sono?
“Sono entrato nella Pianeta Napoli City l’anno scorso, l’obiettivo è quello di crescere insieme. La presidentessa Patrizia Guido e Giovanni Pommella fanno sacrifici importanti cercando di far crescere la società. Non è un caso se gli istruttori che fanno parte della nostra scuola calcio siano di un livello elevato. Lavoriamo al servizio dei ragazzi”.
Ecco le foto realizzate e la video-intervista a Ciro Muro e Bruno Napolitano:
Dai nostri inviati Dario Gambardella e Stefano D’Angelo
