Girone di ferro per il Napoli, in tutti i sensi. PSG e Liverpool sono due corazzate, sarà difficilissimo per gli azzurri superare il turno. E se la Stella Rossa Belgrado (Crvena Zvezda) sembra abbordabile sulla carta, la partita in Serbia sarà tutt’altro che facile. Ambiente caldissimo quello che circonda la squadra di Belgrado, con una tifoseria che è considerata tra le più calde del mondo. La squadra non ha valori tecnici alti, punta principalmente sulla fisicità ma sarà carica per il ritorno nell’Europa che conta, che mancava ormai da troppi anni (in 27 anni di Champions League la Stella Rossa non si era mai qualificata). La Stella Rossa è riuscita a qualificarsi grazie alla doppietta di Ben (i serbi perdevano 2-0 e hanno rimontato due gol in soli due minuti, al 65′ e al 66′) di ieri sera sul campo del Red Bull Salisburgo (2-2 dopo lo 0-0 dell’andata e maggior numero di gol segnati fuori casa). Prima del Red Bull Salisburgo i serbi avevano fatto fuori lo Spartak Trnava ai supplementari della gara di ritorno grazie a un gol di Radonjic (venduto all’Olympique Marsiglia) al minuto 98.
LA SQUADRA – La squadra dell’allenatore Milojevic gioca di base un 4-2-3-1 molto difensivo e ha i migliori uomini in difesa e la migliore qualità propria nell’organizzazione della retroguardia. Principalmente dunque i serbi badano alla difesa e la coppia difensiva Savic-Degenek è forte e ben assortita. In campionato sono primi con cinque vittorie in cinque partiti e sono campioni uscenti. Tra i calciatori più interessanti ci sono l’attaccante Ben, che ha firmato ben tre dei quattro gol che hanno portato i serbi alla fase a gironi e una vecchia conoscenza del calcio italiano, Nenad Krsticic, ex Samp e Bologna, classe ’90 nativo di Belgrado, centrocampista di buona qualità.
LA STORIA – La Stella Rossa ha una storia importante: è l’unico club ex jugoslavo e serbo ad essersi aggiudicato una coppa europea, la Coppa dei Campioni nel 1990-1991, vinta nella finale dello Stadio San Nicola di Bari contro l’Olympique Marsiglia ai calci di rigore e una Coppa Intercontinentale, vinta nel 1991 allo Stadio Nazionale di Tokyo contro il Colo-Colo. Due le semifinali di Coppa Campioni disputete, oltre a una finale di Coppa UEFA. In ambito nazionale vanta la vittoria di 19 campionati della RSF di Jugoslavia, 3 campionati della RF di Jugoslavia, 2 campionati di Serbia e Montenegro e 4 campionati di Serbia, oltre a 12 Coppe di RSF Jugoslavia, 6 Coppe di RF Jugoslavia, 3 Coppe di Serbia e Montenegro e 3 Coppe di Serbia, per un totale di 28 campionati e 24 coppe nazionali, più di ogni altro club ex jugoslavo e serbo.
STADIO E TIFOSERIA – La tifoserie è riconosciuta come tra le più calde al mondo. Lo Stadion Rajko Mitić, conosciuto anche come Marakana è stato costruito nel 1963 e può contenere poco più 55.000 spettatori. Prima dei lavori poteva contenerne anche 100.000 e per questo è stato soprannominato come il brasiliano Maracana. E’ uno stadio caldissimo, animato dai suoi accesissimi tifosi, grandi rivali di Partizan Belgrado e Dinamo Zagabria. Il Marakana sarà senza dubbio l’arma in più della Stella Rossa: si preannuncia una trasferta emozionante per i tifosi azzurri e per la squadra.
https://www.youtube.com/watch?v=36ULBAkax28
LA FORMAZIONE TIPO – Questo il 4-2-3-1 tipo di Milojevic: Borjan; Stojkovic, Savic, Degenek, Rodic; Jovicic, Krsticic; Milic, Simic, Gobeljic; Ben.
A cura di Dario Gambardella
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