Guai a guardare un mito troppo da vicino: lo si potrebbe scoprire imperfetto. Qualcuno dovrebbe dirlo ai napoletani, che in queste ore, sotto il peso di un sospetto tradimento, vedono vacillare il più indiscutibile dei totem cittadini: quel Diego Armando Maradona da Lanus che napoletano si professa già da tempo, in nome di un amore incondizionato. Quell’amore, stando alle indiscrezioni, varrebbe una somma tra i 230 e i 250mila euro, pattuiti a fronte di un pacchetto unico di ospitate e apparizioni tra il 4 e il 6 luglio.
Le parti in causa, tuttavia, smentiscono i rumors che rimbalzano tra le stanze di Palazzo San Giacomo. «Diego farà delle cose intorno all’evento del 5 luglio, e per le sue prestazioni è previsto un compenso. Non esiste altro», tagliano corto dall’organizzazione. E Stefano Ceci, l’agente di Maradona, che ieri mattina ha fatto un sopralluogo in piazza con il direttore artistico Alessandro Siani, conferma: «Diego viene senza ricevere nulla: l’unica cosa che riceverà a piazza Plebiscito sarà l’abbraccio del popolo napoletano. Quanto alle spese, soltanto con degli sponsor importanti e con una grande organizzazione si può mettere in moto una grande festa come questa. Sì – conferma Ceci -, nei prossimi giorni Diego parteciperà altri eventi: fortunatamente la sua immagine è ancora molto forte in tutto il mondo, e in tanti fanno a gara pur di averlo».
Così, dunque, saranno i privati a pagare la festa che – a questo punto soltanto sulla carta – è organizzata dal Comune. Una festa, è il caso di dire, per conto terzi. «Quali sono gli sponsor? Non lo so, se ne è occupato Alessandro Siani, che si è messo a disposizione per rendere più bella una manifestazione che altrimenti sarebbe durata 10 minuti. Sì, gli sponsor pagano anche per il palco: quello che avevamo trovato noi era piccolo. In compenso, siamo riusciti a recuperare le transenne antipanico. Ma a noi, ripeto, tocca solo la logistica della piazza».
Tuttavia, Stanislao Lanzotti, che venerdì ha pubblicato un amaro post su Facebook, ha altre informazioni. «Fonti interne alla giunta mi hanno parlato di un compenso intorno ai 230mila euro per lo show di mercoledì. Dopo il 5 luglio farò un’interrogazione per sapere come stanno le cose e in che modo il Comune ha agito su spesa e sponsorizzazioni», anticipa il consigliere comunale di Forza Italia, che tiene a precisare: «Il mio attacco non riguarda minimamente Alessandro Siani: fa il direttore artistico e l’impresario, se ci perde o ci guadagna sono affari suoi. Le mie critiche sono rivolte al sindaco, che senza cuore ha voluto sfruttare la passione dei cittadini per salire su un palco davanti a decine di migliaia di persone, tra l’altro senza coinvolgere il Consiglio comunale, che la mozione per la cittadinanza onoraria l’ha votata. E poi, certo, da tifoso e da estensore dell’ordine del giorno sono deluso: gli stiamo dando il riconoscimento più importante, se dovesse davvero prendere dei soldi per questa onorificenza, sarebbe un gesto di cattivissimo gusto», conclude Lanzotti.
Lo riferisce l’edizione odierna de Il Mattino
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