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ESCLUSIVA – Milan, De Vecchi: ”Ancelotti si fa amare da tutti i suoi giocatori. Hamsik regista è un’intuizione importante”

''Il campionato con Ronaldo alla Juve non è assolutamente finito''

Walter De Vecchi, ex giocatore del Napoli e storico collaboratore tecnico delle giovanili del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva alla redazione di IamNaples.it:

Lei è da tanti anni al Milan e ha vissuto in prima persona l’era vincente di Ancelotti nel club rossonero. Secondo lei, quanto può dare l’arrivo dell’ex allenatore del Real Madrid al Napoli?

”Carletto è una persona di grande buon senso, l’ha dimostrato nell’arco di tutti questi anni e, sicuramente, farà bene a Napoli come ha fatto in tutte le piazze in cui è stato. Saprà valorizzare il materiale che ha, partendo da una base importante che è stato il Napoli di Sarri negli ultimi anni”.

Ancelotti ha affermato, nella conferenza stampa di oggi,  che partirà dalla base lasciata da Sarri, ma secondo lei adotterà il 4-3-3 sarriano? 

”Non lo so, i numeri nel calcio non contano ma contano le caratteristiche dei giocatori e la disponibilità al sacrificio. Non posso dire che modulo adotterà perché il mercato del Napoli, secondo me, non è finito anzi sta iniziando adesso. E’ molto prematuro stabilire il modulo con cui giocherà il Napoli”.

Ancelotti ha provato subito Hamsik come regista davanti alla difesa. E’ il ruolo adatto per il centrocampista slovacco?

”Lo vedo bene in quel ruolo, anche Pirlo diventò un play dopo aver girovagato sulla fascia e come mezzala. Hamsik regista può essere un’intuizione importante”.

Lei conosce benissimo mister Ancelotti. Può dirci il suo più grande pregio come allenatore? Cosa lascia all’interno dello spogliatoio?

”Il suo più grande pregio è nell’instaurare un grande rapporto con i suoi giocatori; anche con quelli che giocano poco. Tutti i giocatori gli vogliono bene. Si comporta con tutti alla stessa maniera, da uomo vero. Tutti gli riconoscono una grande onestà intellettuale e questo uno dei più grandi attestati che si possano dare ad un allenatore”.

Lei ha giocato nel Napoli nella stagione 1984/85, con Marchesi allenatore ed era la prima stagione di Maradona in Italia. Ma l’acquisto di Ronaldo può dare lo stesso impatto che diede il fuoriclasse argentino? La Juve ha già vinto il campionato? 

”Hanno un’età diversa perché Maradona aveva dieci anni in meno quando venne in Italia. Ronaldo, sicuramente, ancora per due anni sarà ai massimi livelli perché sta bene fisicamente. L’arrivo del portoghese darà un impatto molto forte dal punto di vista del marketing e della spinta del campionato italiano. La Juve raddoppierà il fatturato. Il campionato non è assolutamente finito perché le partite bisogna sempre giocarle. Vedo molto bene Inter e Napoli mentre la Roma la vedo un passo indietro”.

Il Milan è un club glorioso del calcio italiano, ma come giudica il momento triste del club rossonero?

”E’ un momento non facile, ma credo che si risolverà e come dite voi a Napoli: addà passà a nuttat”. 

A cura di WILLIAM SCUOTTO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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