In vista del big match di sabato, che allo stadio Diego Armando Maradona vedrà fronteggiarsi Napoli e Juventus, IamNaples ha voluto chiedere il punto di vista di un tifoso speciale. Ai nostri microfoni Diego Armando Maradona Junior, figlio del compianto Pibe, ha rilasciato una lunga intervista raccontando le ambizioni, le speranze e dicendo la sua sulla sua squadra del cuore.
Tanti campioni che salutano il nostro campionato, tanti tecnici che riabbracciano l’Italia, che serie A sarà?
“Credo che il nostro campionato abbia perso tanto, al netto delle capacità dei tecnici, sono i calciatori a fare la differenza. Le partenze di gente come Ronaldo, Lukaku, Donnarumma e De Paul non sono positive per il movimento. Certo, fa piacere rivedere grandi allenatori come Maurizio (Sarri ndr), Mourinho, Allegri o Spalletti, ma credo che lo spettacolo sia offerto dagli uomini che scendono in campo e quindi dico che la Serie A ha perso qualcosa”.
A differenza di tante altre, il Napoli ha mantenuto i suoi migliori giocatori, che voto dai alla campagna acquisti degli azzurri?
“Un sette pieno. Non mi aspettavo che riuscissero a mantenere tutti i big e invece sono rimasti pezzi da novanta come Koulibaly o Fabian, inoltre ho visto storcere il naso a molti per Juan Jesus, ma ci si dimentica che il “ragazzo” conta tante presenze in squadre come Inter e Roma, ha giocato la Champions e difeso i colori di una selezione come quella brasiliana. Certo, da tifoso mi auguravo potesse arrivare Palmieri, ma un ingaggio di quattro milioni di euro, in un periodo di crisi come questo, credo sia difficile trovare chi potesse garantirglielo qui”
Non è arrivato il tanto agognato terzino sinistro, ma a centrocampo ecco Zambo Anguissa, che ne pensi?
“Anguissa è un giocatore che mancava al Napoli. Un mediano box to box che assicura presenza fisica, non disdegnando il lato estetico, è capace di giocate di spessore. Mi auguro che confermi quanto fatto vedere a Marsiglia o al Fulham perché significherebbe per il Napoli aver trovato un gran bel giocatore”
Una campagna acquisti scandita da giocatori andati in scadenza e rientri di speranze da prestiti . Quali i rimpianti e per chi avere attese?
“Il rimpianto è Hysaj. Centro, non parliamo del terzino più forte del mondo, ma ha sempre fatto il suo: sa difendere; è bravo con la linea; non butta mai la palla, poi ovvio che se lo metti a sinistra soffre… Non ricordo una partita da dimenticare di Hysaj, anzi lo reputo troppo sottovalutato. Riguardo i rientri, ho visto un Ounas diverso, maturato. In passato sembrava troppo discontinuo, ma quello visto fino ad ora, anche contro il Genoa sembra essere un giocatore nuovo, capace di spaccare le partite. Vedremo se il tempo confermerà questa sensazione”
Di sicuro a tener banco, almeno fino a nuovo ordine, il rinnovo di Insigne. Come credi andrà a finire?
“Reputo Lorenzo il miglior giocatore italiano. Un campione che ama la maglia e di cui il Napoli non può privarsi. Sarebbe un peccato perdere un giocatore che ha trovato nuove convinzioni dopo la vittoria dell’Europeo e che rappresenta la sua gente con sacrificio e passione in ogni partita. Al capitano va rinnovato il contratta senza pensarci troppo. Parliamo del titolare della maglia numero 10 della nazionale italiana”
Quindi sarà un Napoli che se la giocherà fino alla fine?
“Il Napoli ha l’obbligo di provarci. Io avanti a tutte vedo l’Inter perché sono i campioni in carica e hanno dato profondità ad una rosa già da vertice, ma per me la Roma non è più forte del Napoli, come non lo è la Lazio o il Milan. La stessa Juve, oggi, non è una squadra più forte del Napoli. Io da tifoso ci credo”
Capitolo Nazionali: mai pausa fu meno azzeccata, subito dopo è Napoli –Juve, che ne pensi?
“Penso che sia successo di tutto. Guarda il pasticcio di Brasile – Argentina, ma evidentemente gli brucia ancora per la coppa (ride ndr). Penso che con l’infortunio di Meret, Ospina sarà chiamato agli straordinari e dovrà farsi trovare pronto. Sono fiducioso anche perché è un portiere davvero forte. E’ vero, rientrerà solo venerdì, ma questi sono professionisti seri e fa parte del loro lavoro anche questo. Su queste interruzioni credo basti buon senso, magari comunicando tra federazioni. Sabato comunque sarà una gara dove non mancheranno motivazioni da ambo le parti e sarà sicuramente una partita avvincente”
Per te è tuo padre che partita era e che ricordi hai legati a lui su questa sfida?
“Ovviamente non è mai stata una partita come le altre. Una volta eravamo ad Abudabi, per il suo compleanno e eravamo presi dalla partita. Una gara che seguivamo sempre in modo diverso, super appassionato. Riguardo loro (la Juve ndr), però, ho un ricordo con papà legato ad un’altra partita. L’anno in cui sfiorammo il titolo, vidi con lui quel famoso Inter – Juve. Ero entusiasta con l’Inter in vantaggio. Una sconfitta dei bianconeri ci avrebbe permesso anche di perdere senza dolore a Firenze…Lui mi guarda e con lo sguardo crucciato mi dice che in un modo o nell’altro gli avrebbero aiutati…Aveva ragione, che scippo allucinante”
Che gara sarà sabato secondo te?
“Ora come ora il Napoli parte favorito. Ho fiducia e credo che ci sarà una prestazione importante. Non ci dimentichiamo che dopo un anno e mezzo finalmente il pubblico torna allo stadio e in queste occasioni a Napoli si ha di sicuro una spinta in più. Spero che la decida Lorenzo”
A quando l’esordio in questa nuova avventura che ti vede allenatore del Napoli-United?
“Mi auguro presto. Quello che è successo sabato è allucinante, con il Giugliano che non si è presentato per la gara di Coppa Italia. Non fa bene a nessuno. Tenevo a precisare riguardo alcune mie dichiarazioni subito dopo l’ufficialità della vittoria a tavolino contro il Giugliano che la mia era una presa di coscienza su quanto accaduto. Certa gente deve pensare che dietro tutto questo ci sono ragazzi che mettono passione in quello che fanno, professionisti che lavorano con impegno e tolgono tempo alle famiglie, tifosi che seguono la propria squadra e devono poter avere un’identità. Non è giusto prenderli in giro. Si, abbiamo vinto a tavolino, ma in realtà abbiamo perso tutti. Domenica arriva il Mondragone e ci auguriamo non ci siano intoppi”
Come vivi l’attesa della prima panchina ufficiale?
“Male, sono un ansioso cronico e quindi non vedo l’ora di giocare, così da stemperare la tensione. A parte gli scherzi, voglio fare bene per questa gente che mi ha dato fiducia e la presidenza con la quale ho un rapporto speciale. Vogliamo portare entusiasmo e ottenere risultati. Questo è un obiettivo che può essere raggiunto solo attraverso il lavoro e l’impegno d tutti e non ci faremo trovare mancanti, Forza United!”
A cura di Francesco Pugliese
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