La sconfitta contro l’Atalanta, le dichiarazioni di Sarri nel post-partita, il mancato utilizzo di Rog e Diawara, il turnover per gestire i tanti impegni, sono tanti gli argomenti derivanti dalla gara di Bergamo che alimentano il dibattito nell’ambiente napoletano. Abbiamo approfondito il momento del Napoli intervistando in esclusiva l’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco, autorevole dirigente del calcio italiano ed esperto conoscitore delle vicende del calciomercato.
Direttore Lo Monaco, cosa pensa della sconfitta della squadra di Sarri all’Atleti Azzurri d’Italia che ha allontanato il Napoli dalla Juventus, già a +4 in classifica?
“Come ho detto in altre circostanze, stiamo assistendo ad un campionato già bello e indirizzato. La Juve ha quattro punti di vantaggio e sta già scappando via. I bianconeri hanno portato a casa la vittoria in gare complicate dove hanno sofferto come a Palermo e ad Empoli. La differenza con il Napoli sta proprio in determinate partite, nell’impostazione del lavoro con certe avversarie. Si tratta di un mezzo passo falso per gli azzurri, il calcio italiano non può essere felice per il dominio di un’unica squadra dopo appena sette giornate. L’Atalanta domenica ha disputato una grande partita, ha colpito il Napoli lì dove la squadra azzurra è carente, pressandoli a tutto campo e non consentendo al centrocampo di Sarri di ragionare. Il Papu Gomez a tratti è stato inarrestabile. Gli azzurri hanno giocato un po’ sottotono ma vanno dati grandi meriti all’Atalanta”
Dopo Bergamo è venuto fuori un pessimismo dilagante tra i tifosi azzurri. Quale crede sia la reale dimensione in Italia della squadra di Sarri?
“Ho detto in più di un’occasione come il Napoli avesse la possibilità di scegliere due strade, dopo il brillantissimo secondo posto della passata stagione nella quale gli azzurri hanno lottato per il titolo fino a cinque giornate dal termine. La prima portava a due, tre acquisti di spessore internazionale e alla permanenza di Higuaìn per competere per lo scudetto contro la Juventus. La seconda, quella scelta dal club di De Laurentiis, ad acquistare giovani buoni e di potenzialità cercando di valorizzarli. L’organico del Napoli è adesso importante in prospettiva, il gap con la Juventus però non è stato ridotto. I bianconeri ad un gruppo già fortissimo hanno aggiunto gente come Higuaìn, Benatia, Pjanic, Pjaca e Dani Alves. Il Napoli aveva il dovere di provarci, subito dopo la Juventus vedo la squadra di Sarri”
Proprio al tecnico azzurro è stato imputato uno scarso turnover contro l’Atalanta di Gasperini, in pieno controllo del match. Cosa ne pensa?
“Di Sarri penso tutto il bene possibile, ha dimostrato di essere un allenatore di grande livello in grado di far giocare la squadra in maniera magnifica. Una squadra può lievitare in maniera impressionante solo con i calciatori abituati a vincere, non con i giovani bravi da valorizzare”
Capitolo mercato: talenti come Rog e Diawara non hanno ancora trovato spazio, nonostante un esborso economico di quasi 30 milioni complessivi. Dov’è il problema?
“Ho fatto una riflessione serena su determinate scelte della società e qualcuno si è anche un po’ risentito in modo stupido perchè non si è voluta dare l’interpretazione che poi il campo ha dato. Il caso di Grassi della passata stagione è una lezione, doveva essere da insegnamento, un buon centrocampista di ottime potenzialità pagato 12 milioni di euro ma che a Napoli non ha giocato nemmeno un minuto. Diawara viene da un unico anno di esperienza in Serie A con il Bologna ed è stato pagato l’ira di Dio. E’ un buon giocatore di ottime potenzialità ma tutto da verificare prima di definirlo grande calciatore. Si tratta di operazioni che seguono una scelta societaria”
Capitolo scudetto, Sarri ha detto che la Juventus è di un’altra categoria: vera resa o strategia comunicativa?
“Le parole di Sarri hanno ammazzato un ambiente e levandogli ogni speranza. Stento a credere che il mister possa aver detto queste cose. Nonostante un distacco di 4 punti, i campionati sono lunghi e vanno giocati fino alla fine. L’organico del Napoli è sicuramente al di sotto di quello della Juventus ma l’espressione di gioco conforta sul lungo termine”
Quanto pensa possa pesare, alla lunga, la cessione di Higuaìn alla Juventus sempre più favorita in Italia?
“Peserà tanto ed è anche normale, Gonzalo Higuaìn è il più forte attaccante al mondo in questo momento”
Un parere sul mercato estivo del Napoli: gli arrivi di Tonelli e Maksimovic possono bastare alla difesa azzurra che perderà Koulibaly e Ghoulam per la Coppa d’Africa? Quali pensa possano essere i reparti dove intervenire nella sessione di gennaio?
“Koulibaly e Ghoulam saranno due brutte perdite nei prossimi mesi, il Napoli ha solo Strinic per sostituire l’algerino. Maksimovic è un buon difensore centrale che viene da quasi un anno di inattività e avrà quindi bisogno di tempo di farsi la gamba giusta. Koulibaly è Koulibaly, ha dimostrato di essere assolutamente indispensabile nella linea difensiva di Sarri e non sarà facile rimpiazzarlo. Su Tonelli ho sempre detto che è un buon ‘zappatore’, un onesto calciatore che potrà dare il suo contributo ma i difensori da grande squadra sono altri. A gennaio il Napoli potrà avere bisogno di un esterno sinistro per rimpiazzare Ghoulam, dal mercato punterei un profilo di questo tipo. Nel ruolo di centrale c’è già Maksimovic per sostituire Koulibaly impegnato in Coppa d’Africa”
A cura di Simone Ciccarelli
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