Il Napoli è vicino a chiudere il primo colpo del suo mercato invernale. Il club azzurro, infatti, sarebbe davvero ad un passo da Alberto Grassi. Per il centrocampista nerazzurro è stato risolto ogni problema, accordo raggiunto con l‘Atalanta e superata la questione relativa ai diritti di immagine. La firma del centrocampista classe ’95 è attesa nelle prossime ore. Per scoprire da vicino questo talento, la redazione di IamNaples.it ha contattato in esclusiva Mino Favini, garanzia del calcio giovanile ed ex responsabile del vivaio dell’Atalanta, tra i protagonisti dell’approdo all’Atalanta di Grassi in tenera età.
Ci parli un po’ del recente passato di Alberto Grassi, quando è stato tesserato dall’Atalanta?
Come d’abitudine all’Atalanta, almeno fino a quando c’ero io, i ragazzi arrivavano a 10 anni circa. Alberto è tra questi e dunque ha fatto tutta la trafila del vivaio neroazzurro. Ci siamo accorti che era un bambino interessante sul quale lavorare. Apprendo con piacere che lo stanno seguendo grandi squadre e pare che il Napoli abbia bruciato tutti.
Si aspettava che Grassi sarebbe stato inseguito da squadre che concorrono per lo scudetto già a 20 anni?
Non posso dire che me l’aspettassi, è difficile prevedere la carriera di un ragazzo giovanissimo ai suoi esordi, però credevamo molto in lui. Da un paio di anni a questa parte sta migliorando molto e non a caso è entrato a far parte della prima squadra, con la quale ha attirato l’attenzione di grandi club. Da Firenze nei giorni scorsi mi hanno chiamato più volte per richiedere informazioni sul ragazzo, ora però sembra che la trattativa col Napoli sia a buon punto.
Il Napoli è alla ricerca di un vice Hamsik, visto che in rosa c’è già David Lopez che per caratteristiche si avvicina più ad Allan che allo slovacco. Lei ritiene che Alberto possa sostituire Hamsik all’occorrenza?
E’ un centrocampista a tutto campo, svolge benissimo tutte e due le fasi. E’ chiaro che non ha l’esperienza e le qualità di Hamsik, ma non può che migliorare. L’età è dalla sua parte, ha appena 20 anni e potrebbe migliorare molto alle spalle di un giocatore come lo slovacco.
La Giovane Italia lo ha paragonato ad Antonio Conte. A suo avviso regge il paragone?
Credo di sì. Può essere paragonabile ad Antonio Conte, ovviamente deve acquisire maggiore esperienza, ma credo che per caratteristiche non è un’eresia accostarlo all’ex centrocampista della Juventus. E’ un giocatore di gran cuore, non si risparmia nè in fase passiva, nè in fase attiva.
Al Napoli troverebbe Maurizio Sarri che ad Empoli ha già dimostrato di essere un allenatore in grado di lanciare i giovani e renderli protagonista, vedi Rugani e lo stesso Hysaj…
Se dovesse essere confermato l’arrivo di Alberto al Napoli credo che questo sia un aspetto sicuramente a suo favore. Avrebbe l’opportunità di essere guidato da un tecnico preparato e che possa riuscire a farlo migliorare sotto tutti gli aspetti.
La sua carriera a livello giovanile lo ha visto protagonista anche di vittorie come quella con la Berretti con Bergomi in panchina
Sì, nella stagione 2012/2013 l’Atalanta si è laureata campione d’Italia nella categoria Berretti. Grassi fu uno degli artefici di quel grande successo.
Di lui, tuttavia, si ricorda anche un episodio spiacevole…
Già, ma è stato un equivoco. Si doveva recuperare una partita, mancavano pochi minuti alla fine e c’era un giocatore di colore che non si rialzava. Alberto, preso dalla tensione e dal nervosismo per la partita gli diede del “vu cumprà”. Non voleva offendere nessuno, ne sono certo. La mamma del ragazzo è madrina di una ragazza di colore. Questo la dice lunga sugli insegnamenti che ha avuto. E’ un bravo ragazzo.
Ha avuto modo di sentire Alberto in questi giorni?
E’ un po’ che non lo sento. Francamente, non mi va di disturbarlo. Mi fa solo piacere di come si siano messe le cose per lui e spero possa realizzare tutti i suoi sogni.
Intervista a cura di Stefano D’Angelo
