All’evento #iomangiodacampione dedicato all’alimentazione, svoltosi all’Ikea di Afragola, il dottor De Nicola, medico ufficiale del Napoli, presente come invitato, è stato intervistato dal direttore di IamNaples.it. Ecco le sue dichiarazioni in esclusiva:
“Sulle partite delle 12:30? Il problema è condiviso dalle squadre che giocano a quell’orario. Quando c’è un evento importante in un orario strano bisogna variare tutto il piano alimentare. Quando sappiamo che dobbiamo giocare alle 12:30 già alle 9:00 facciamo mangiare dei carboidrati complessi ai calciatori, come può essere la pasta integrale. C’è chi non ce la fa ma oggi, la maggior parte dei calciatori, si adatta. L’ideale è quello di creare un’abitudine all’orario in cui si gioca, infatti se si è disputata una partita di coppa il mercoledì, il giovedì diventa complicato allenarsi alle 12:30 e l’unico giorno disponibile resta il venerdì. Gli allenatori che dichiarano di non trovarsi bene alle 12:30 sono quelli che pretendono un tipo di concentrazione notevole dai propri calciatori che magari sono abituati a svegliarsi tardi. Questo orario resta molto particolare, l’ideale sarebbe quello di allenarsi allo stesso orario della partita. Il problema dei regimi alimentari differenti dei calciatori? La nostra squadra è multietnica. Vengono da tutte le parti del mondo ed hanno regimi alimentari differenti e non possiamo pensare di cambiarla anche perché un calciatore che arriva a certi livelli è abituato ad autogestirsi. Uno dei problemi più ricorrenti in merito è la religione, in particolare i calciatori che eseguono il ramadan che non possono né mangiare e né bere dalle sei di mattina sino alle due di notte. Di certo non possono alzarsi la notte per mangiare e in questo periodo si indeboliscono non poco. Noi cerchiamo di integrare nei modi più svariati, ma il loro rendimento in quel periodo cala perché manca intensità negli allenamenti, non è possibile richiedere all’organismo un lavoro del genere. Quanto il nostro lavoro influisce sul calo degli infortuni del Napoli? Gli atleti sono di livello e questo fa la differenza, la squadra è quella che corre di più e con maggiore intensità. Per noi è un lavoro stimolante lavorare con questi ragazzi che hanno la maggior parte del merito. Sono stati scelti con il giusto criterio. I preparatori atletici sono poi di altissimo livello. Come andrà avanti la nostra esperienza con il Napoli? Non ci poniamo il problema, crediamo in questo lavoro di equipe assieme alla società, il rapporto interpersonale con il presidente è ottimo. De Laurentiis pensa esclusivamente a fare bene, non ci siamo proprio posti il problema per il rinnovo del contratto.”
All’evento #iomangiodacampione era presente anche lo chef del Napoli, Ciro Salatiello.
Dal nostro inviato all’IKEA Ciro Troise
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