Gabriele Giustiani, giornalista di DAZN ed esperto di Liga, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ad IamNaples.it sul Barcellona, prossimo avversario del Napoli in Champions League.
Ieri sera si è giocata Barcellona-Real Madrid, partica conclusasi con il risultato di 0-0, come hai visto le due squadre?
”Gara tatticamente interessante, con dei gesti tecnici degni dello spessore della partita, ma le due squadre si sono solo guardate in faccia e non si sono affrontate realmente per via, forse, sia del momento storico che per il momento non decisivo del campionato. Questo pareggio tiene in corsa l’Atletico per la lotta al titolo”.
Il Barceollona è primo in classifica in compagnia del Real ed ha passato il turno di Champions abbastanza agevolmente, ci puoi dare un quadro generale della squadra catalana?
”Se gira Messi, gira il Barcellona. Si può fare sempre risultato, ma senza l’argentino fanno molto più fatica. Ieri sera, la scelta di Valverde di rinunciare ad un equilibratore come Busquets per mettere Rakitic, giocatore pazzesco, mi ha sorpreso perché il centrocampista spagnolo sono anni che dà certezze. Il Barcellona sta cercando un sostituto di Busquets da tempo. Il tridente Messi-Suarez-Griezmann è fantastico, ma penso che il frascese sia molto sacrificato come esterno a sinistra. Prendere un giocatore come Griezmann a quella cifra e fallo giocare fuori ruolo mi lascia interdetto”.
Il Barcellona, prima di ieri sera, aveva vinto tutte la gare casalinghe mentre in trasferta ne ha perse tre e pareggiate due, ma c’è tutta questa differenza tra il giocare al Camp Nou e il giocare fuori? La squadra di Valverde con il Real ha sofferto la palla scoperta, è una sua consetudine ?
”Qualche passo falso l’ha commesso, ma non c’è tutta questa differenza tra in casa e trasferta. In casa va un pochino meglio, ma il rendimento è ottimo anche lontato dal Camp Nou. Sofferenza della difesa? Se i due centrali vengono puntati palla a terra, o con un’imbucata vanno in difficoltà. Uno dei limiti dei blaugrana è che, ogni tanto, si piacciono troppo. Devono essere sempre concentrati per giocare al top e nel momento in cui abbassano la concetrazione devi essere bravo a sfruttare il momento per colpirli. Il Napoli dovrà essere bravo a sfruttare quelle occasioni che il Barcellona concederà perché concede sempre qualche opportunità ai propri avversari”.
Il momento del Napoli non fa ben sperare, ma a livello tattico o a livello indiviuale come potrebbe la squadra partenopea mettere in difficoltà il Barcellona?
”Il Napoli può metterli in difficoltà con il centrocampo e attacco che ha, se hai due giocatori rapidi che puntano i centrali e magari hai in area di rigore uno prestante, come Milik o Llorente, gli puoi recare qualche grattacapo. Il calciatore che può far saltare il banco è Fabiàn Ruiz. Il centrocampista, se riporato nel suo ruolo naturale, ovvero quello di mezzala, con il suo lavoro di interdizione, e con le sue imbucate puà essere l’elemento chiave. Anche gli esterni d’attacco potrebbero dar fastidio con le triangolazioni nello stretto. La cosa positiva per il Napoli è che si gioca a febbraio”.
Il Napoli a livello difensivo soffre maledettamente in questa stagione, come si può limitare il super attacco dei catalani?
”In teoria, la coppia Manolas-Koulibaly dovrebbe essere fantatisca anche se sta riscontrando alcuni problemi. Tutte e due sono degli ottimi marcatori, ma nessuno dei due ha le letture di Albiol. Bisogna lavorarci perché possono giocare insieme”.
Fabiàn è seguito sia dal Barcellona che dal Real, lo spagnolo è pronto per il grande salto? Il Napoli farà fatica a trattenerlo per un’altra stagione?
”Adoro Fabiàn, ma non lo vedo pronto. Non giocherebbe titolare in entrambe le squadre. Non è il momento giusto per venderlo, e poi sia Real che Barcellona sono coperti in quel ruolo; vedi i vari De Jong, Arthur nel Barcellona e Valverde nel Real. Consiglierei allo spagnolo di restare almeno un’altra annata nel Napoli”.
Quali sono state le reazioni in Spagna sul sorteggio e sull’esonero di Ancelotti?
”A Madrid c’è stato stupore quando è stato esonerato Ancelotti. A Barcellona c’è rispetto per una squadra che in Europa ha tenuto testa al Liverpool con merito, ma per mentalità non temono nessuno. Anche se, dopo l’eliminazione ad opera della Roma, c’è qualche patema per la Champions. La partita contro il Napoli è ricca di insidie anche perché con l’arrivo di Gattuso sono aumentate le incognite”.
Napoli-Barcellona è anche la prima volta di Messi al San Paolo, lo stadio di Maradona, il tuo pensiero su questo evento?
”E’ un evento sociale e storico, sarà bello ed emozionante. Ho letto anche che Maradona potrebbe essere presente al San Paolo. Credo che Maradona tiferà Napoli, nonostante il gran rapporto con Messi”.
Di WILLIAM SCUOTTO
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