Nei vertici del calcio italiano ci sono gravi spaccature. A darne dimostrazione è una traccia audio resa nota dal portale Business Insider Italia in cui si sente (tra gli altri) il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis inalberarsi per vederci chiaro in Lega nel giorno dell’elezione a presidente di Gaetano Micciché, elezioni adesso sotto indagine da parte della Procura Federale. Di seguito l’estratto della traccia audio.
MALAGO’: “C’è stato un verbale nel quale c’era condivisione sul nome, ho avvisato Micciché che fosse formalizzato: c’è stata una proposta per evitare di perdere un’ora, Aurelio se questo implica che non c’è unanimità mette in imbarazzo tutti, è la formula che cambia sull’elezione di Micciché…”
DE LAURENTIIS: “Io non sono d’accordo più a dare nessun tipo di approvazione fino a che non capisco questa Lega cosa vuol fare e dove vuole arrivare. Poiché secondo me ci sono troppe anime diverse, e non si è quindi convinti che il viaggio verso un futuro calcistico di Serie A debba essere questo piuttosto che quell’altro, ci sono varie frange da una parte e dall’altra, allora io preferisco starne fuori. Poi se dovrò starne fuori dicendo ‘non riconoscerò nemmeno l’operato della Lega’ vedremo, ci saranno gli avvocati, le cause, i casini. Io adesso gioco contro tutto e tutti, fino a che non ci mettiamo in una stanza e non decidiamo da grandi cosa vogliamo fare”
MALAGO’: “Scusami Aurelio ma qui c’è un ordine del giorno…”
DE LAURENTIIS: “E vabbè, io mi astengo”
FERRERO: “Aurelio ma in settimana avevi detto di sì, eri d’accordo…”
DE LAURENTIIS: “Ma non sono d’accordo su questo modo di procedere con lo statuto…”
MALAGO’: “Infatti io ho votato contro!”
DE LAURENTIIS: “Io voglio sapere chi sono i consiglieri prima di avere un presidente, perché se c’è un presidente che mi sta bene ma dei consiglieri che non mi rappresentano, io non vado avanti”
MALAGO’: “Ma questo lo avevamo concordato l’altra volta”
FERRERO: “Trovavamo una quadra sui presidenti come abbiamo fatto… andiamo a fare una figura di merda… (incomprensibile, ndr) ma non si tratta di… (incomprensibile, ndr). L’altra settimana abbiamo fatto questa cosa, mi sembra stravagante: eri al telefono e l’hai votata”
DE LAURENTIIS: “Scusami abbi pazienza belli capelli! Io debbo riuscire a capire come deve funzionare la politica qua dentro, deve rappresentare gli interessi di tutti: lo statuto, per come è concepito, non potrà mai rappresentare gli interessi delle piccole, delle medie, delle importanti… punto e basta. Poiché c’ho altre dieci attività… (incomprensibile, ndr)”
FERRERO: “Io Micciché non lo conosco, non mi dà niente e non so chi sia. Io dico solo che dobbiamo piantarla di fare le figure di merda”
MALAGO’: “Aurelio perdonami, tu hai votato contro lo statuto ed hai preso una posizione condivisibile e degna di rispetto, ma qui stiamo parlando di un discorso su una condivisione di un nome”
DE LAURENTIIS: “Va bene quindi allora è meglio che ti dico votiamo Micciché poi arriva, viene qui e si trova con un casino…”
MALAGO’: “No, arriva qui e si confronta con te…”
DE LAURENTIIS: “Io dico che non siamo ancora maturi per eleggere un presidente, bisogna ancora capire qual è il calcio che vogliamo fare qui dentro”
MALAGO’: “Io rimango qui fin quando non si completa la struttura della governance…”
Nella traccia audio di Business Insider Italia sono raccolti, inoltre, i momenti salienti dell’assemblea del 18 marzo scorso.
- minuto 00.35: scontro tra il presidente del Coni Malagò e quello del Napoli, Aurelio De Laurentiis, il quale dice: “Io preferisco starne fuori” (min. 1.29);
- min. 07.50: Malagò chiede l’elezione per acclamazione del presidente;
- min. 08.55: il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, protesta per il colloquio separato in corsa tra De Laurentiis e Malagò;
- min. 09.38: Malagò spiega a Ferrero che deve convincerlo “sennò salta tutto”;
- min. 15.30: Malagò si dice convinto di procedere con lo scrutinio segreto;
- min. 16.03: Ferrero si preoccupa dei voti non favorevoli nell’urna, definendo la votazione per scrutinio “Una buffonata”;
- min. 16.27: inizia l’appello nominale;
- min. 16.58: Malagò: “Chi vuole vota davanti a lui (al notaio, ndr) e poi consegna la scheda… l’ho fatto mille volte nella mia vita”;
- min. 17.14: il segretario Stincardini ribadisce che “il voto deve essere segreto”. Malagò risponde: “C’è gente che è preoccupata”;
- min. 17.52: Ferrero manifesta la paura che non ci siano i voti (ossia i 20 necessari per raggiungere la richiesta di unanimità, ndr) nell’urna: “Se fa 18 è finita”;
- min. 18.43: Lotito richiama il voto segreto e Preziosi inveisce: “Che te ne frega, se tutti so’ d’accordo)”. Lotito risponde: “Allora fallo palese… è nullo!”
- min. 20.56: il presidente Preziosi non partecipa al voto, al suo posto manda l’ad del Genoa Zarbano;
- min. 28.10: il vice-presidente della Roma, Mauro Baldissoni, richiama le due precedenti assemblee informali tenutesi per concordare la candidatura di Micciché e chiede a tutti i presenti di rinunciare allo scrutinio segreto per evitare l’imbarazzo della mancanza della necessaria unanimità;
- min. 29.14: Malagò chiede: “Si può fare?”. Baldissoni invita chi non ha votato Micciché a dirlo apertamente;
- min. 33.15: dall’assemblea dicono di aprire le schede (votate e chiuse nell’urna, ndr) e verificare i voti (e quindi l’esistenza dell’unanimità necessaria, ndr). Malagò dichiara che: “Le schede non si aprono più…”. Nicoletti precisa che l’elezione non è avvenuta per acclamazione ma per spontanea dichiarazione avvenuta dopo la votazione segreta.
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