Ai microfoni di Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete – Secondo Tempo” di Raffaele Auriemma è intervenuto il difensore del Magonza, ed ex Inter, Giulio Donati:
“Titolarissimi e spogliatoio: è questo il binomio vincente? Sicuramente è una delle cose fondamentali che aiuta una squadra a vincere perché oltre a coloro che scendono in campo anche quelli che fanno spogliatoio sono utilissimi: ti motivano e fanno sì che tu ti alleni con la giusta concentrazione ed atmosfera. Mourinho era un maestro in questo, creava la giusta atmosfera con tutti, utilizzando anche lui come Sarri gli stessi uomini, cercava di creare un giusto mix. Stanchezza per i troppi impegni? Un calciatore oggi giorno, con le nuove tecnologie, può giocare tutte le partite con il Bayer Leverkusen ho giocato tante partite senza mai avere problemi. Avere una panchina a disposizione fa sempre bene ma ripeto, avere la giusta brillantezza e freschezza secondo me, non dipende da quanto un giocatore giochi. Mentalità diversa all’estero? In Germania viene data più tranquillità e tempo ai calciatori giovani di giocare e sbagliare: gli errori li fanno tutti dai 18 ai 30 anni. Se i giovani di 18 anni sbagliano una gara, qui non muore nessuno, la stampa non aggredisce e quindi giocano tranquillamente e si rafforzano: questo è il motivo per cui i loro giovani sono più forti dei nostri perché qui si dà la possibilità di sbagliare. Coppe? L’Europa League l’ho seguita poco, ma il calcio europeo è molto diverso da quello italiano, penso che sia diverso l’approccio mentale nel senso dell’interpretazione del calcio, siamo molto difensivi in Italia, in Europa invece è diverso e questa tipologia di gioco le mette in difficoltà anche se le italiane sono più forti sulla carta. Il Bayern spesso si trova con la linea difensiva alta e sfruttando le ripartenze si può mettere in difficoltà, la Juventus potrebbe sfruttarle, ma non ha di certo bisogno dei miei consigli. Il campionato italiano lo seguo, il Napoli è una squadra ben attrezzata il mister ha fatto un buon lavoro, ma deve vedersela come al solito contro i biandoneri che hanno nella mentalità la loro forza migliore e non lasciano nulla all’avversario. Il Napoli come dice Auriemma deve stare li ed aspettare un passo falso della Juventus per approfittarne. Il al Napoli? C’era stato un qualcosa, Bigon si era espresso sul mio conto , ma non c’è mai stato nulla di concreto, cambiando la dirigenza poi non si è fatto più nulla. In Italia mi piacerebbe tornare, il Napoli è una grandissima piazza, se dovessi ricevere una chiamata non ci penserei due volte sarebbe una piazza ambita e gradita”
Fonte: Si gonfia la rete
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