L’urna dei sorteggi di Europa League dice Napoli-RedBull Salisburgo. Dopo la sfortunata doppia sfida contro i “fratelli” del Lipsia, il Napoli incontra nuovamente una squadra della proprietà Red Bull. Salisburgo che arriva a questa sfida dopo aver battuto nei sedicesimi i belgi del Club Bugge con un punteggio complessivo di 5-2
Storia
Fondata nel 1933 col nome di Austria Salisburgo il club ha vissuto, fino all’inizio degli anni ‘70, in un sostanziale anonimato. Le sponsorizzazioni di varie aziende austriache, che portarono a diversi cambi di denominazione, hanno fatto si che il club riuscisse ad assestarsi nella massima serie e cominciassero ad arrivare i primi piazzamenti in campionato e in coppa nazionale.
La storia dei successi del Salisburgo inizia però negli anni 90’ dove arrivano tre titoli nazionali e la finale di Coppa Uefa, poi persa con l’Inter nel ‘93/’94 (anno anche del primo titolo nazionale). Da allora il Salisburgo si è confermato come una delle squadre di vertice del calcio austriaco, arrivando a vincere ben 12 campionati e 7 coppe nazionali.
La svolta definitiva arriva nel 2005, quando la multinazionale Red Bull, nell’ambito di un massiccio piano di sponsorizzazioni sportive decide di investire pesantemente nel club, rilevandone la proprietà (anche se formalmente sono soci di minoranza) e cambiando il nome nell’attuale Red Bull Salzburg. Un cambio che però non è piaciuto a parte della tifoseria che ha così deciso di fondare un proprio club chiamato con lo storico nome di Austria Salisburgo.
Dal punto di vista sportivo l’entrata della Red Bull ha fatto si che il Salisburgo diventasse il dominatore del calcio austriaco. Lo dimostrano i 5 campionati vinti negli ultimi 5 anni e la semifinale di Europa League raggiunta la scorsa stagione.
Rosa
Squadra giovane e talentuosa, con un’età media di 24 anni, il Salisburgo è un avversario da non sottovalutare. Il tecnico “fatto in casa” Marco Rose, nato curiosamente a Lipsia, sede dell’altra squadra della Red Bull, può contare su di un parco giocatori di tutto rispetto, capace di dominare il campionato austriaco e di dire la loro in Europa. Giocatori come Lainer, Schlager e Samassekou sono da tempo sui taccuini di diversi club europei, mentre l’attaccante Dabbur e il terzino Wolf sono già con le valigie in mano. Il primo già ceduto al Siviglia per 15 milioni, il secondo pronto al “salto interno” verso il Lipsia.
Una rosa, ripetiamo, tutt’altro da sottovalutare, che ha consentito al Salisburgo di arrivare agli ottavi di Europa League e di ammazzare nuovamente il campionato (sono infatti già 14 i punti di vantaggio sulla seconda in campionato).
Formazione
Nell’ultimo match europeo Rose ha schierato il classico 4-3-1-2, con Lainer e capita Ulmer nel ruolo di terzini, Ongue e Pongaric centrali. Samassekou in mediana, mezzali Janusovic e Schlager, trequarti nei piedi di Wolk e attacco sulle spalle del duo Daka-Dabbour.
Stadio
Lo stadio del Red Bull Salzburg non poteva che chiamarsi Red Bull Arena. Con i suoi 30mila posti è l’impianto più grande d’Austria, dopo l’Ernst Happel Stadion di Vienna, il quale però non ospita le partite di campionato.
Inaugurato nel 2003 in vista degli Europei di Austria-Svizzera 2008 lo stadio è immediatamente diventato la casa del Salisburgo, cambiando denominazione contestualmente alla squadra (prima si chiamava Walls-Siezenheim)
Tifoseria
Un tempo tifoseria tra le più gloriose dell’Austria, quella del Salisburgo ha vissuto, dopo l’acquisto del club da parte della Red Bull, una scissione. Il nucleo più “duro”, in protesta con i vertici societari per il cambio di denominazione e di colori sociali, è arrivato a fondare un nuovo club, con vecchio nome Austria Salisburgo e vecchi colori, per opporsi alla “squadra in lattina” che era diventato il Salisburgo. Questo evento ha di molto “imborghesito” il tifo del Salisburgo in quanto la parte più calda e “popolare” dei supporters ha deciso di tifare il neonato Austria.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
