«La Campania ha difeso l’unità nazionale ed è stata coerente». Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non ci sta a passare per chi non ha firmato l’intesa Stato-Regioni. E lo ha chiarito durante la sua diretta di oggi. «Non c’era nulla da firmare – ha spiegato – la Campania ha posto due problemi: uno piccolo relativo all’apertura del lunedì ed uno grande relativo al ruolo tra Regioni e Stato. Nella comunicazione pubblica è stata capovolta la realtà. La Regione Campania ha difeso l’unitarietà dello stato italiano contro la tendenza alla frantumazione in venti regioni staterelli. Dovevamo decidere una settimana fa, in vista dell’apertura del 18, quale istituzione dovesse accertare lo stato dell’epidemia, se dovessero farlo venti regioni o lo stato, cioè il ministero della Salute. La Campania ha sostenuto che dovesse essere il ministero della Salute. Questo è stato il motivo del dissenso. La Campania ha difeso il ruolo del ministero e dello Stato centrale e il Governo ha delegato invece le regioni a decidere quale fosse lo stato dell’epidemia, paradossale e incredibile ma è così». «Parlo di coerenza perchè quando anni fa si parlò di autonomia differenziata la Campania ha detto che in due campi bisogna mantenere l’unità nazionale e cioè il sistema sanitario nazionale e quello scolastico – conclude – c’era poi un’altra questione di dissenso. Avevamo chiesto in vista dell’apertura del 18 le linee guida entro mercoledì-giovedì in modo da venire incontro agli operatori. Le linee guida sono arrivate domenica sera, non ci sembrava responsabile aprire tutto il 18».
Poi si parla del caso zone rosse. «Il governo ha deciso di prendere delle misure per le zone rosse decise dal governo, non dalle Regioni. Questo taglierebbe fuori alcune zone rosse che hanno pagato un prezzo, in Campania Ariano Irpino e l’area del Vallo di Diano. Abbiamo detto al governo che questo orientamento è totalmente sbagliato e dev’essere cambiato». «Le misure di ristoro economico – ha sottolineato De Luca – devono riguardare non solo Bergamo, Brescia, Lodi e quant’altro, ma anche le zone rosse che abbiamo deciso di aprire qui in Campania come in altre regioni d’Italia. Aspettiamo risposte dal governo».
«In queste settimane è sembrato capovolgersi il ruolo tra Regioni del Sud e del Nord: è sembrato per qualche verso che i comportamenti più rigorosi venissero dal Sud e qualche elemento di ammuina venisse dal Nord» ha poi detto De Luca. «È un altro degli elementi di novità che abbiamo registrato in questa crisi».
fonte: ilmattino.it
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