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De Luca: “Il 18 potremo riaprire tutto se non ci saranno nuovi focolai. Campania modello economico”

Il governatore ha fatto il punto della situazione in Campania

Intervenuto sui propri canali social, in particolare su Facebook, il governatore Vincenzo De Luca ha fatto il punto della situazione Coronavirus in Campania, entrata a tutti gli effetti nella Fase 2:

“La Campania è entrata pienamente nella Fase 2, che prevede la ripresa delle attività. Lo abbiamo fatto seguendo il “Modello Campania”, la Sanità è stato un modello nazionale, faremo lo stesso anche per le riprese delle attività economiche. Il “Modello Campania” si attua con decisioni rapide, rigorose, ma senza fare demagogia. Sento altri colleghi in altre Regioni parlando di riaprire tutto subito, vi lancio una sfida: chi l’ha fatto lo faccia! Senza fare chiacchiere. Noi seguiremo il nostro modello, perché riaprire tutto domani significherebbe chiudere tutto dopodomani. Noi questo non possiamo permettercelo. La Campania è l’unica regione che può permettersi di pagare le imprese entro 3 settimane.

Siamo attivi sulla situazione pensioni. Nei prossimi giorni ci attiveremo per aumentare le pensioni al minimo fino a 1000 euro. Complessivamente la Campania si impegna per 1 miliardo di euro. Da lunedì inizieremo ad erogare i bonus per chi ha bambini disabili, sarà di 600 euro. Ci impegneremo per aiutare con 500 euro mensili le famiglie che hanno modelli ISEE inferiori a 20mila euro l’anno. Ci saranno contributi anche per gli studenti universitari di 200 o 300 euro, il contributo sarà libero: ovvero potranno usarlo per acquistare attrezzature o altro.

Voglio dire ad un esponente politico del Nord, senza fare nomi è quello che sta andando in giro per l’Italia a far vedere i suoi occhiali color pannolino di bimbo. Ha detto che la Lombardia è l’unica regione ad aver aiutato i fitti. Il nostro amico si informi, la Campania sta aiutando anche i fitti. Stiamo facendo dei miracoli, questo perché stiamo facendo tutto in tempi rapidi e in maniere pulita e trasparente.

La Fase 2 significa anche la riapertura delle attività economiche. Alcune attività, secondo il decreto del Governo, riapriranno il 18 maggio. La data non è messo a caso, perché se dal 4 al 18 maggio non ci saranno focolai, allora apriremo tutto. Se invece ci saranno esplosioni di contagi, dovremo chiudere di nuovo tutto. Chi lo vuole fare in altre regioni, lo faccia. Noi andiamo avanti con il modello Campania. Apriremo facendo in modo di non chiudere, anche se mi rendo conto che molte categorie stanno soffrendo. C’è un problema è che gli imprenditori stanno mettendo in luce: se un dipendente contrae il virus, la responsabilità ricade sugli imprenditori. Questo è inaudito, perché nessuno può sapere se il dipendente ha preso il virus in fabbrica o fuori dal lavoro.

Stiamo provando a riaprire alcuni settori in maniera più rapida. Un esempio, mi è arrivata una proposta dall’associazione dei tartufari, credevo fosse una cosa folcloristica, invece ci sono 1700 persone in Campania che vanno alla ricerca di tartufi dando il via ad una economia tutta loro. Ho dato il permesso di riprendere l’attività, perché non vedo particolari problemi.

Tra Campania e Lombardia c’è un numero di casi differente. Anche ieri sono stati registrati altri 500 casi solo a Milano. In Lombardia il 42% della popolazione è stata in mobilità, quasi la metà della popolazione: ecco perché ancora oggi hanno tutti quei casi. Noi abbiamo ristretto tutto 2 settimane prima che lo facesse il Governo: questo ci ha salvato. Abbiamo distribuito due mascherine a famiglia, quindi siamo 3 regole da seguire: indossare sempre le mascherine, evitare assembramenti e lavarsi sempre le mani.

Nei giorni scorsi sono tornare molte persone da fuori regione. Controlliamo tutti, ma chiarisco una cosa: il test rapido per chi ha temperatura superiore a 37,5°C non serve, è una palla. Il test rapido serve a poco, solo il tampone ci indica chi ha contratto il virus. I controlli per chi arriva da fuori regione andranno avanti fino al 18 maggio. A settembre avremo difficoltà perché oltre al Coronavirus avremo anche l’influenza, e visto che i sintomi iniziali sono simili, avviso che ci aspetteranno mesi complicati.

Volevo dare un altro consiglio: smettetela di andare al Nord per gli ospedali. Innanzitutto perché in Campania abbiamo le migliori strutture, come Pascale e Cotugno. Andando fuori regione i fondi della Sanità sono stati sottratti alla Campania per destinarli agli ospedali del Nord. Restiamo qui che abbiamo il meglio.

Non apriamo domani per ragioni di sicurezza, ma se apriamo dopodomani faremo in modo di non chiudere più nulla. Chiedo un altro po’ di pazienza”.

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