A poche ore dal Natale il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Radio Capital. Ecco le sue parole:
“Auguri di buon Natale innanzitutto a tutti coloro che sono in ascolto. Il Covid è stato purtroppo un evento epocale che nessuno poteva immaginare, un qualcosa che ha risvegliato le coscienze e ci ha posto dinanzi a perché, uno fra tutti, ovvero all’inadeguatezza dello stato a gestire queste situazioni ed in generale alla salute pubblica. Abbiamo fatto acqua da tutte le parti, la colpa principale è di noi italiani. Noi siamo stati troppo dormienti per decenni, abbiamo avuto cose come la TV ed il boom economico degli anni ’70, tutte cose che hanno ingannato il nostro popolo, un popolo che non si è mai unificato e che vede un grande gap e separazione tra Nord e Sud. Nessun politico ha capito che la nostra forza era nel Made in Italy dove non esisteva e non era ancora esistente nessun competitor capace di gareggiare con noi a livello europeo ed a tutti i nostri settori”.
Poi continua: “Noi eccelliamo in tutto ciò che rappresenta il bello, d’altronde siamo chiamati il Bel Paese”.
Roberto Fico sindaco di Napoli? “È una persona di tutto rispetto, ma io parlo da un altro concetto, è sbagliata la Costituzione italiana, il sindaco di una città deve essere ben pagato altrimenti o sei un pazzo o uno che ruba, ci siamo capiti. Io credo che ci debba essere un super manager a guidare la città di Napoli e Roma, non altri. Virginia Raggi sindaco di Roma? È stato un disastro, noi dobbiamo sentirci dire da tutti che Milano è meglio di Roma”.
Le parole di Pirlo ed il commento di Juventus-Napoli? “Pirlo dovrebbe fare l’allenatore e basta, lasciare la parola e la risposta alla sua società su una situazione che è una legge dello stato. Non si può anteporre una legge dello sport a quella dello stato? Pirlo non è un avvocato e non conosce come funzionano certe procedure, non conosce tutto ciò che è accaduto sul protocollo. Non voglio mica dare del Pirla a Pirlo, per carità. Ha detto quello che avrebbe detto qualsiasi allenatore per la società per cui lavora”.
Poi continua: “Dopo la sentenza ho ricevuto telefonate di grandi solidarietà. Qui non si trattava di vincere o di perdere, ma ribaltare in punta di diritto una decisione presa in maniera sbagliata dalla Federcalcio. Mi ha telefonato Mario Draghi per farmi gli auguri di Natale e per questa situazione che credo ha avuto la linea dell’equità. Noi dobbiamo pregare gli italiani di essere più vicini a quello che gli appartiene, ad esempio non si possono vedere elezioni dove il 40 % non va al voto. In questo momento l’unica parola chiave è economia, non possiamo dimenticare ciò”.
Infine il saluto finale: “Mi farebbe piacere che questa Radio Capital potesse anche vestire i panni del calcio. Si potrebbe aprire una trasmissione di calcio su questo settore. Augurii a tutti”.
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