Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it: “Faccio le cose in prima persona, non mi sto muovendo per Cavani. Benzema? E’ giusto che si senta piccato, mi dispiace, gli chiediamo scusa, non volevamo offenderlo. Ho detto solo che non è un giocatore da Napoli, forse quattro-cinque anni fa sarebbe stato un profilo da super Napoli ma aveva altri pensieri per la testa. Di Maria? Falso. Belotti? Falso. Si sta facendo un grande torto al Napoli, bisogna pensare al ritiro, soprattutto quando c’è un nuovo allenatore serve a capire e a conoscere gli elementi che sono stati messi a sua disposizione. Abbiamo Milik che a causa degli incidenti purtroppo non abbiamo potuto valutare, Mertens che l’altro anno è stato trasformato in prima punta e ha fatto tantissimi gol, Callejon che ha sempre giocato molto bene perchè si è messo sempre al servizio degli allenatori che venivano, da Benitez a Sarri e adesso sta lavorando molto bene con Ancelotti, Verdi che può svolgere tre funzioni: prima punta, esterno destro, esterno sinistro, che lo devo mettere nel cassetto e in naftalina? Dal 12 alla fine abbiamo un certo numero di giornate per decidere chi può essere in uscita o in entrata. Falcao? Falso. Giroud? Falso. Mariano Diaz? Falso. Sabaly? Ha avuto un incidente, abbiamo bisogno di giocatori che possano giocare sia a destra che sinistra, a parte Lainer ci piace molto Arias, valutiamo sei nomi complessivamente. E’ vero che potevo portare Cristiano Ronaldo a Napoli, mi ha colpito quando nell’Europeo del 2016 caricava i compagni dalla panchina più dell’allenatore, pensai che fosse una forza della natura. Di Cristiano penso tutto il bene possibile, ma purtroppo non è per le nostre tasche. Non posso mettere in crisi e far fallire nuovamente il Napoli. Campionato già deciso con Cr7 alla Juventus? No, è ancora più intrigante ora, pensate a quanto sarebbe stuzzicante battere la Juventus ora con Ronaldo e qualcuno la batterà. L’asse del calcio spagnolo si è spostato tra Carlo Ancelotti e Ronaldo in Italia. E’ vero che andate d’accordo su tutto? Verissimo, abbiamo entrambi una grande esperienza, io di vita, lui di calcio, si pone sempre bilateralmente nella conversazione, ti stimola e accetta di essere stimolato, non è unilaterale nel contraddittorio, non è l’oracolo. Con Carlo si può parlare di qualsiasi cosa, mi sono fatto un regalo, è come se fossi sempre in vacanza. Non mi è piaciuto quando Sarri ha detto che abbiamo commesso entrambi degli errori, anche nel momento in cui non l’ho contestato non ho sbagliato, sarebbe stata la cosa più facile e ovvia quando rinviava continuamente la questione. Gli potevo dire: “Guarda, hai un contratto”. La falsità più grossa? Lui mi voleva smontare la squadra, la voleva portare in Inghilterra, ho dovuto fare la voce grossa con Marina e gli avvocati di Sarri per garantirmi che nessuno vada via qui. Jorginho? Ancelotti mi ha detto che poteva anche partire perchè gli piaceva Diawara e voleva spostare Hamsik nel ruolo di regista, allora che vada alla corte di Sarri”
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