“Quando sono arrivato a Napoli, venivo da Los Angeles, avevamo terminato le
riprese di un film americano con Angelina Jolie, mi ero poi recato come faccio ogni anno in vacanza a Capri, mi sono accorto che il Napoli non esisteva più. Contro il parere dei miei figli, di mia moglie, di tutti gli amici che erano contrari perché io di calcio non masticavo nulla, da bambino giocavo a basket, pero’ mio padre mi aveva fatto vedere delle partite del Napoli, la napoletanita’ era un grandissimo regalo. Pagai 37 milioni solo per un pezzo di carta e dovetti farmi carico anche di qualche impiegato, così iniziò la mia avventura in serie C, siamo andati su tanti campi di patate, dovevamo spesso restare negli spogliatoi perché gli altri volevano battere il tuo blasone. Nessun pentimento, i tifosi del Napoli sono unici al mondo, aver vissuto il ricordo di Maradona e conosciuto anche Djego e’ stato un onore, una grossa esperienza fino al fatidico giorno in cui purtroppo è venuto a mancare. Dovevamo anche incontrarci perché da due anni stiamo lavorando ad una serie tv sulla storia del Napoli. Non bisogna dimenticare i grandi che nel passato hanno scritto una Storia, Diego è il protagonista assoluto della storia del calcio mondiale. Tutta la mia vicinanza, stima e solidarietà a Diego Maradona Junior, a Napoli ne abbiamo bisogno, noi siamo i più disponibili a sopportare e supportare il giogo che da anni ci domina. Qualche paravento del Nord ha scippato tanto al Sud, si unifica questo Paese quando si mette a tributo la cultura di tutto il territorio. Il Campanile sul nostro territorio ha la sua rilevanza, cantiamo l’inno di Mameli ma non si è mai placato il dissapore tra Sud e Nord, il Covid ci ha un po’ riappacificato, anche nel calcio spesso abbiamo visto il
parossismo della violenza a tutti i costi. L’Europeo lo sta dimostrando, lo vediamo anche con l’Italia, nessuno si permette di non parlare di Insigne. Sto andando a Milano per una riunione di Lega su sta fregnaccia del 25% degli stadi, noi vogliamo che gli impianti siano aperti al 100% a chi ha il passaporto vaccinale, sarebbe anche un motivo in più per gli ignorantoni che non si vaccinano. Abbiamo perso un miliardo e mezzo col covid, chi ce lo rida? Noi non vogliamo sostegni ma essere rispettati, basta con questi continui attacchi alla serie A. Il calcio sostiene la Figc, è la panacea di 38 milioni di italiani, stimo Draghi, nel calcio esiste un’economia, dobbiamo riaprire gli stadi a condizione che il tifoso abbia il passaporto vaccinale, non ce la facciamo più. Italia? Bisogna andare a fronte alta, senza paura, ho visto la Spagna traballante, dobbiamo essere sfrontati, quando tu fai sentire la paura gli altri se ne accorgono e sviluppano la sete di vittoria. Insigne? Lorenzo Sa che è un prodotto del vivaio, ho ripreso Santoro che scovo’ Insigne, avevo bisogno di uno che conoscesse il territorio. Se poi Insigne si è stancato e vuole andare in giro per l’Europa è una sua scelta”
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