Attraverso i microfoni di Tmw è intervenuto da Zurigo il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis che ha confermato ufficialmente l’addio di Marek Hamsik. Ecco le sue dichiarazioni:
“Hamsik è andato al Dalian. Abbiamo controllato tutto quanto, è tutto in regola”.
Come si sente?
“Noi in realtà abbiamo tenuto stretto Hamsik per tutti questi anni. Lo desiderava Moratti, lo desiderava Allegri al Milan, lo ha desiderato Allegri alla Juventus. L’abbiamo tenuto vicino a noi e anche quando ultimamente mi ha parlato della Juventus e mi ha chiesto cosa fare, gli ho detto che doveva restare qui. Poi quando in estate mi ha parlato di una grandissima offerta dalla Cina gli ho detto che prima dovevano far organizzare il nuovo allenatore e capire quanto sarebbe stato fondamentale nel gioco di Ancelotti. Quando avremo visto Fabian o altri in grado di sostituirlo e avessi avuto l’ok del tecnico, l’avrei mandato via”.
È un nuovo inizio?
“In che senso? Insigne è sempre stato molto responsabile, è l’unico napoletano che c’è. Tiene alla maglia che indossa, io credo che la squadra sia squadra. Devo ringraziare il mister: ha fatto giocare tutti quanti per poterli valutare. Credo che abbia fatto il turnover in maniera non scriteriata ma atta a fargli capire dove si poteva andare con questi elementi e quindi che lavoro fare quest’estate. Sarà all’insegna di Ancelotti, non potevamo rivoluzionare tutto al suo arrivo ma in estate ci saranno cambi importanti”.
Immagina un suo ritorno a fine carriera?
“Ora dipende soltanto da lui. Intanto mi auguro di avere l’occasione, quando ci sarà il fermo del campionato cinese, di averlo con noi per un saluto ufficiale alla città di Napoli. Poi da noi per lui ci sarà sempre una porta aperta. Credo che Marek sia uno che si sa molto organizzare e che abbia lavorato molto sul suo territorio. La vera sponda sarà la sua terra con quella di Napoli”.
Di solito non seguiva la squadra in Europa League.
“Ha acquistato più spessore e importanza. Questi sorteggi, che sono il più grande errore che la Champions possa fare, non rendono sempre giustizia e noi vediamo delle squadre molto importanti alloggiare scomodamente in Europa League. Diventa così un torneo molto più importante. La UEFA ha capito che non poteva solo massimizzare il ritorno economico per la Champions e ha cercato di ritoccare anche l’Europa League. Se dovessimo arrivare a vincerla i conti potrebbero tornare in equilibrio”.
Ancelotti e Insigne hanno detto che è un obiettivo stagionale. Ha promesso qualcosa alla squadra?
“Ma lo sapete quanto guadagnano i nostri ragazzi? Io credo che sia nel loro interesse fare bene e vincere. Qui c’è gente che guadagna 12 milioni lordi a stagione. Serve un incentivo? Io credo che serva un’etica che metta fine alle frescacce che istigate voi”.
Tanti napoletani al seguito della squadra, a Fuorigrotta non succede sempre.
“È un discorso molto lungo che non si può fare in tre secondi”.
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