In vista del match contro il Salisburgo parlerà in conferenza stampa il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Segui con noi la diretta e le sue parole.
“Giuntoli resterà a Napoli per altri 5 anni
“Insigne non è sul mercato, a me non risulta che ci sia interesse particolare da parte di squadre. Un conto è avere un giocatore appetibile, ma non ha un prezzo Insigne, non ha clausola rescissoria”.
Poi prosegue: “Per colmare il gap con le grandi d’Europa al posto della Juventus io mi dovrei indebitare, io invece non posso. Sono un virtuoso del calcio, misi 180 milioni di euro miei ai tempi dalla C, ma ora è diverso”.
Salto di qualità? “Bisognerebbe cambiare i regolamenti e in Italia nessuno lo ha capito, neanche Gravina o Malagò. Veltroni con il passaggio da club a società operative ha cambiato il calcio. Qui si continua a dire che i club sono dei tifosi, è giusto, noi lavoriamo per i tifosi, ma da questo ai tifosi proprietari ce ne passa. E’ una vecchia mentalità che ieri mi ha fatto scappare dalle Universiadi. Il Commissario è un genio, persona di grande livello, ma al tavolo mi ritrovo sempre con i populisti che vengono a fare gli imbonitori dei propri elettori. Prendono in giro solo gli ignoranti, io non voglio offendere nessuno ma c’è anche chi non è in grado di scegliere il giusto e sbagliato e allora si accoda. Il populista ha bisogno di elettori per passare dal Comune alla Regione”.
Sulle Universiadi: “Ieri mi ritrovai a scappare da gente che praticava populismo, persone che vogliono convincere gli elettori e in generale prendere in giro gli ignoranti.
Sul futuro: “Spero che il calcio cambi nei prossimi 5 anni, nelle altre nazioni ognuno fa il modo differente, l’Europa è disunita non solo politicamente, ma anche calcisticamente. Spero che Agnelli riesca assieme a Ceferin e Infantino a cambiare le regole del gioco. Non si può far giocare tutti, bisogna distinguere tra stadio reale e stadio virtuale (le tv) e queste ultime vogliono che giochino le squadre più forti. Penso che in Italia si debba fare una Superlega e lasciare la Serie A. Non è giusto che la Serie A gestisca tutto e salvi tutto il movimento calcistico italiano, non possiamo lasciare fare a Lotito quello che vuole. Il Napoli è tra le prime squadre in Italia ed è chiaro che dovrebbe avere un peso superiore. Farei una Superlega di 12 squadre dove giocano tutte e le altre 8 che escono dalla Serie A, Serie B e Serie C, ovviamente diminuendo il numero di squadre visto che in Lega Pro la situazione è ridicola”.
Supercoppa europea? “Una finale con la Juventus? Beh, non posso che augurarmene. Domani il match con il Salisburgo sarà ostico, giocheranno due centrali che non hanno mai giocato assieme, ma hanno i numeri per giocare bene”.
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