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De Laurentiis attacca: “Con Calciopoli sono andati leggeri, in Italia è difficile mettersi contro gli Agnelli. Su Sarri…”

Interessante intervista rilasciata dal patron azzurro

Attraverso i microfoni della Gazzetta dello Sport il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga e interessante intervista. Ecco le sue dichiarazioni:

“Sudditanza verso la Juventus? Certo che sì, la Juventus appartiene alla famiglia più potente d’Italia, con Calciopoli sarebbero dovuti andare giù pesanti, invece non è successo niente. Volete che si mettano contro gli Agnelli, contro la Fiat, contro il potere? Prima di farlo ci pensano su 20 mila volte.

Ma il problema degli arbitraggi sbagliati riguarda tutta l’Europa. Com’è possibile che una mano in area non venga visto? E la Roma? I due rigori c’erano, meritava almeno i supplementari”, sottolinea De Laurentiis.
Quando gli si chiede se si senta ‘scippato’ dopo Inter-Juventus però il presidente del Napoli precisa: “No, non parlerei in questi termini. Ci sono state delle scelte di Spalletti non condivisibili, come la sostituzione di Icardi, anche se giocare in dieci è sempre difficile. Per il resto, lascerei perdere, non ci hanno rubato nulla, il VAR a volte non è stata utilizzata o utilizzata male in precedenza, quando avremmo potuto prendere più distacco sulle avversarie. Io resto un sostenitore del VAR. Discuto il suo utilizzo. In cabina di regia non dovrebbero andare gli arbitri, che sono persone sospettabili, ma dei tecnici da formare”.

De Laurentiis poi spiega il crollo del Napoli e lancia qualche stoccata a Sarri: “Noi siamo partiti, quest’anno, il 16 agosto, con i preliminari di Champions League e quindi il carburante è finito un po’ prima. Capita se non utilizzi tutti i calciatori della rosa.
Ci sono stati momenti in cui avevamo la terza a sedici-punti, potevamo far prendere fiato a qualcuno e conservarlo per il rush finale. Poi abbiamo perso Ghoulam, mi spiace per lui come uomo e come atleta, ma se non ci fosse stato quest’infortunio avremmo scoperto quanto è forte Mario Rui?”.

Nonostante questo il patron spera ancora di trattenere Sarri a Napoli: “Sento che non andrà via. Ma se qualcuno dovesse pagare gli otto milioni di euro, ce ne faremo una ragione. E se vuole andar via, perché avverte esaurito l’entusiasmo, farò altri ragionamenti, senza rinunciare ai diritti della clausola.

Ce ne sono tanti disponibili e il Napoli è un forte attrattore. Si tratta di non sbagliare la scelta: ma questi nove anni d’Europa ci hanno fatto amare. Da ottobre abbiamo cominciato a perlustrare: in Portogallo, in Spagna, in Francia, in Inghilterra, in Russia ma anche in Italia”.
Infine ecco qualche nome: “Giampaolo gioca con il trequartista, ma è vicino al calcio di Sarri; Inzaghi è un innovatore; Semplici sta facendo bene con una neopromossa come Sarri. Conte è mio amico, è un colonnello, anche se non ha gradito che gli ho detto no per Koulibaly, nonostante i 58 milioni d’offerta. A Spalletti pensai tre anni fa, ma era incasinato. E Benitez ha la necessità di stare vicino a casa, con moglie e figlie”.

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