“Mertens? Tra un po’ firmeremo. Io credo che ci siamo e che dunque la firma dovrebbe arrivare entro breve, diciamo che in una settimana dovremmo concretizzare tutto ciò che ci siamo detti. Su Ghoulam dico che c’è stato un momento in cui avremmo potuto venderlo; invece ci abbiamo creduto, continuiamo a credere in lui, come in Strinic”.
Sull’ipotesi terzo posto e preliminari. “Ma io non ho paura dei preliminari, non li temo, so che siamo una squadra completa e che sta dimostrando quanto sia forte. So che non ci saranno Mondiali, Europei, coppa America e che sarà possibile ritrovarsi tutti assieme. Sono tranquillo. Semmai non lo sono del tutto dal punto di vista finanziario, perché ciò che ti consente la Champions non te lo permette il pericolo dello spareggio per accedervi. Ma noi abbiamo un progetto”.
Che ha previsto, nel tempo, una serie di rinnovi.
«Hamsik, Callejon, Albiol, Koulibaly, Insigne. Hanno richiesto tempo, in alcuni casi, a differenza del cinema, dove tutto accade più velocemente. Nel calcio, anche a livello ambientale, si ha fretta: facimm ambress…Invece un contratto ha due parti, logiche ed interessi diversi».
Sarri le dà gusto, anche se glielo corteggiano. “Ed è una gratificazione, vuol dire che ho scelto bene e sono contento che sia diventato un idolo. Fu mia intuizione e mi ritrovai gli striscioni contro. Non mi arrabbio perché piaccia tanto, succede anche nel cinema che tentino di portarti via un regista o un attore. Maurizio ha un contratto pluriennale che prevede, volendo, una clausola rescissoria molto alta alla fine della prossima stagione. Io ho assoluto rispetto di lui, della sua storia, del suo pensiero e della sua filosofia: il suo calcio, attraverso una formula cinematografica molto avvincente, è spettacolare. Questa è casa sua e se lui vuole può restare a vita, come Ferguson nel Manchester.
Come si rinforza questa squadra? “Bella domanda! Intanto, abbiamo già studiato cinquanta giocatori, sui quali vanno fatte valutazioni. Ma non è semplice intervenire, e mi pare così evidente. Siamo attenti all’Europa ma anche al Sud America, siamo anche felici di non aver dato peso a certi luoghi comuni: una volta si diceva, guai prendere gli spagnoli, qui non rendono. Comprammo un difensore molto bravo, Victor Ruiz, che mi fecero vendere. E invece vedete che risultati abbiamo ottenuto con quelli che ci consigliò Benitez”.
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