Ecco tutte le dichiarazioni rilasciate a ‘DAZN’ da De Laurentiis: ”
Il Napoli è partito con undici risultati positivi, dieci vittorie ed un pareggio, ci siamo troppo basati su questa partenza, un po’ come accaduto con la Ferrari ad Imola. Nel tempo ci sono state limitazioni che non hanno reso facile il proseguo del lavoro, dalla Coppa d’Africa, al Covid e finendo con gli infortuni. Non dobbiamo infine dimenticare che in campionato non si gioca da soli, ci sono squadre che rispetto ad anni fa sono decisamente migliorate. Spalletti? ha un contratto di due anni più un opzione per il terzo anno che inizialmente non voleva firmare ma che alla fine ho convinto dicendogli che a casa mia si fa come dico io (sorride ndr). Se ad un certo punto non gli va più di stare a Napoli, per la lontananza dalla famiglia o per altri motivi, ci vediamo e decidiamo insieme il da farsi. Io ho sempre scelto gli allenatori e Spalletti l’ho voluto da gennaio 2021. Ancelotti? È un fuoriclasse, ha avuto solo il torto di non diventare simpatico ai napoletani, la gente di Napoli è difficile. Se un allenatore prende la squadra per mano e va sotto la curva B e la curva A, inchinandosi e alzando le braccia verso di loro è chiaro che tutti dopo lo considerano un allenatore straordinario. Il tifoso napoletano, ma il tifoso in generale va sempre rispettato, hanno sempre ragione, anche nel torto, i tifosi vogliono vincere. Quando la gente va allo stadio ha bisogno di sfogare e di divertirsi. Scudetto? Mi accusano dicendomi che io non voglio vincere lo scudetto, si sbagliano. I miei capelli bianchi mi dicono che vincere il tricolore è difficile, quest’anno avremmo potuto davvero vincerlo. Io ad inizio anno ho sempre detto che l’obiettivo principale era quello di tornare in Champions League. Mi diverto a parlare con Maldini, è una persona competente ed educatissima, caratteristiche che ormai trovo con difficoltà. In passato avevamo trovato l’accordo per Ibrahimovic, dopo due settimane però ci fu l’esonero di Ancelotti e con l’arrivo di Gattuso è saltato tutto. Chiamai Raiola e gli dissi di lasciar perdere per Ibra. se ne sta interessando mio figlio che ha fatto un ottimo lavoro. C’è una legge che impedisce di avere due club alle stesse competizioni, cosa che io non condivido affatto. Se non dovessimo vincere i ricorsi ce ne faremo una ragione e saremo costretti a venderlo. Ce la metteremo tutta per riportarlo dove merita, ovvero in Serie A
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