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Dall’emergenza al caos: per il Napoli è ancora tempo di resistere

In Italia rinviare le partite sembra impossibile, l'esempio della Premier non riesce a passare

Dopo otto punti nelle ultime otto partite, il Napoli avrebbe il dovere di accelerare, ripartire a grandissima velocità ma sarà molto complesso farlo perché si trova in una situazione di emergenza ancora più netta rispetto a quella già pesante con cui ha salutato il 2021. La situazione è peggiorata, passando dall’emergenza al caos.

Il Napoli rischia d’andare a Torino con poco più di undici giocatori di movimento. Se dai tamponi arrivassero buone notizie per Malcuit e Petagna, Spalletti potrebbe contare su quindici giocatori, non avendo a disposizione comunque neanche i cinque cambi. In caso di notizie negative, rischia di dover attingere addirittura dalla Primavera per fare qualche cambio contro la Juventus, in una sfida fondamentale per gli equilibri della classifica, con la missione di tenere a distanza i bianconeri dalle prime quattro posizioni.

Con la variante Omicron, il calendario ingolfato che aumenta gli infortuni, confermare la Coppa d’Africa a gennaio, non rinviarla magari cambiando anche sede (nel 2019 per esempio si è giocata in Egitto in estate) è una follia ma intanto va così e il Napoli ha perso Koulibaly, Anguissa e Ounas senza sapere di fatto quando li ritroverà.

Osimhen in Camerun non ci andrà ma serve ancora tempo per rivederlo in campo, deve innanzitutto avere un tampone negativo. Una volta guarito dal Covid, dovrà sottoporsi alla visita di controllo del Prof. Tartaro e costruire un percorso per il rientro in campo nelle giuste condizioni. Se tutto andrà per il verso giusto, Victor potrebbe tornare tra Bologna-Napoli (16 gennaio) e Napoli-Salernitana (23 gennaio).

Dalle incertezze dell’emergenza Covid alla gestione della situazione Insigne, quanti tormenti per Juventus-Napoli

 

Si è messo poi il Covid a mandare in tilt il Napoli fermando oltre Osimhen, che sarebbe stato comunque indisponibile, anche Elmas, Lozano in attesa di capire cosa accadrà con Malcuit e Petagna. Considerando anche la squalifica di Mario Rui, Spalletti rischia di avere nove assenti per la partita di Torino.

Rientrano Fabian Ruiz e Insigne, che stanno lavorando per essere al massimo della condizione atletica. Per Lorenzo inizia una nuova vita, con il sì definitivo al Toronto ormai ad un passo. Dovrà liberarsi delle ansie, gestire la pressione emotiva e cercare di lasciare il segno, lo meriterebbe per le dieci stagioni trascorse in maglia azzurra, con 114 gol e 91 assist all’attivo.

Il Napoli è la squadra più colpita dalle assenze ma il Covid-19 ha trovato spazio in vari club, in serie B e C la ripartenza è stata posticipata, in A il Consiglio di Lega non ha voluto farlo perché è complicato rimettere a posto il puzzle tra calendario denso di impegni e diritti televisivi.

Del resto anche in Liga hanno giocato tutti, addirittura il Rayo Vallecano con diciassette positivi mentre in Premier anche stavolta sembra esserci il modello che potrebbe fungere da esempio. In Inghilterra non sono mai arrivati ai vincoli delle Asl o comunque di autorità esterne, prima le istituzioni calcistiche valutano se ci sono i presupposti per giocare. Nel caso in cui le condizioni per scendere in campo non sussistano, si rinvia. Ci riesce un movimento che, viste le coppe nazionali molto più intense, ha stagioni ancora più ricche di partite ma il calcio italiano assolutamente no, anzi quando c’è il rischio di dover riprogrammare una gara sembra ci sia un problema insormontabile, una montagna ripida da scalare.

È ancora di più il tempo di resistere, resistere, resistere. Juve-Napoli si gioca in apnea

 

Funziona così e il Napoli deve adattarsi, è ancora di più il tempo di resistere, resistere, resistere. Eccetto il big-match di Torino, il calendario del mese di gennaio non è nemico (l’ostacolo più duro è l’ottavo di finale di Coppa Italia contro la Fiorentina) ma non si possono più ripetere gli errori commessi contro Empoli e Spezia.

Il Napoli ha perso 10 punti potenziali con le medio-piccole nel girone d’andata, una statistica che in quello di ritorno va assolutamente cambiata per andare in Champions League nonostante l’agguerrita concorrenza.

Prima, però, nella notte d’Epifania c’è la Juventus, un big-match da affrontare in apnea. È ancora tempo di resistere, prima o poi adda passa a nuttata! Il primo aiuto può arrivare dal mercato, c’è bisogno che Tuanzebe, ad un passo dal Napoli in prestito secco oneroso dal Manchester United, venga quanto prima a rinforzare una difesa svuotata dalla cessione di Manolas e dalla partenza di Koulibaly per la Coppa d’Africa.

Ciro Troise

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