Giuseppe D’Agostino, talento di proprietà del Napoli e cresciuto nel vivaio azzurro, ha iniziato la sua avventura alla Juve Stabia, dove è approdato in prestito. Le vespe sono in ritiro a Pescocostanzo, abbiamo intervistato Giuseppe D’Agostino:
Prima settimana di ritiro coi professionisti per te, qui alla Juve Stabia. Che sensazioni hai?
“Il salto diciamo che si nota dalla mentalità dei ragazzi. Qui tutti ti danno una mano e nessuno molla. Siamo un bel gruppo, ci aiutiamo a vicenda. Anche i grandi danno una mano a noi più giovani, ci fanno crescere”.
Rispetto al metodo di lavoro che avevi in Primavera, quali sono le differenze?
“Qui c’è più tattica, c’è un’idea di gioco. Il mister ci inculca le sue idee, vuole che le mettiamo in campo”.
Loro ti hanno scelto e tu hai scelto la Juve Stabia anche per il modo di giocare. Con il 4-3-3 puoi tornare a fare l’esterno un po’ più avanti. Come stai lavorando sotto quest’aspetto?
“Il mister mi sta provando come giocatore offensivo: esterno d’attacco, falso nueve o mezzala. Fin quando sono un giocatore offensivo per me va benissimo, perché mi piace giocare in avanti e stare sulla trequarti avversaria”
Un tuo ex compagno di squadra, Ambrosino, si sta giocando le sue carte a Castel di Sangro con il Napoli. Che messaggio ti senti di mandargli?
“Gli dico che sono contentissimo per lui e se lavora come deve può arrivare davvero molto in alto. Per me è veramente forte forte forte”.
Di solito nei ritiri si fanno le previsioni, le scommesse tra di voi sui gol e le presenze di un calciatore. Qual è quello che sta girando qui in ritiro con la Juve Stabia?
“Non abbiamo fatto scommesse (ride, ndr). Ognuno dà tutto quello che deve dare e poi vediamo dove arriviamo. Ovviamente bisogna dare il massimo”.
Altri tuoi compagni giocheranno di nuovo in Primavera, come Iaccarino e Barba. C’è ancora Frustalupi che è stato il tuo allenatore fino a pochi mesi fa. Qual è il messaggio che vuoi mandare a loro?
“Gli voglio fare un grandissimo in bocca al lupo. Spero che quest’anno la Primavera del Napoli arrivi in alto. Secondo me coi giocatori che ha può arrivare non dico tra le prime tre, ma può arrivare in alto”.
A cura di Ciro Troise
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