Va avanti senza sosta la contestazione di parte del tifo azzurro contro i giocatori del Napoli. Stamattina un altro striscione posto in diversi punti strategici della città, segno che questa vicenda ha lasciato il segno nei sostenitori partenopei.
Sulla vicenda si è espresso anche il vice-direttore del Corriere dello Sport Alessandro Barbano, il quale però non ha risparmiato nessuno, dai calciatori alla società passando per la città: “C’è la rivolta, la restaurazione e la gogna. Oggi il lavacro dell’allenamento aperto al pubblico, i fischi e le monetine quasi “telefonate”, evitabili con un rinvio ma non evitate, e quindi scientemente volute. Perché lo schiaffo di un ritiro disertato va lavato in piazza. C’è in questo eterno ritorno di Napoli una cifra di immaturità esistenziale che pervade i protagonisti, tutti. E’ una vendetta quella consumata dal presidente a danno dei ribelli di Castel Volturno. Quella di Napoli è stata appena una modesta rivolta. Il fatto che sia avvenuta a novembre mostra la debolezza strategica dei ribelli e dei restauratori. Rimettere le caselle a posto non sarà facile, nel passato di De Laurentiis tutti i conflitti finiscono con divorzi insanabili. Il Napoli rischia di riavvicinarsi alla dannata incompiutezza della sua metropoli”.
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