Nel giorno dell’inizio della seconda giornata di serie A, arriva il ‘verdetto’ del Cts sulla riaperura degli stadi al pubblico. E non è una bella notizia, per i tifosi: il Comitato Tecnico Scientifico ha detto ufficialmente ‘no’ a ulteriori aperture al pubblico per gli eventi sportivi, a partire dagli stadi di calcio. Un parere che non stupisce, alla luce delle recenti dichiarazioni dello stesso ministro della Salute Roberto Speranza e di molti esperti italiani, anche dello stesso Cts, che sottolineavano l’andamento dei dati in Italia e la situazione nei vicini Paesi europei.
Le linee guida della Conferenza delle regioni prevedono un aumento della capienza al 25% degli impianti. Per gli esperti, per rivedere le misure bisogna attendere almeno la metà di ottobre, quando saranno più definiti gli effetti della riapertura delle scuole sull’andamento della curva del virus.
saLa partecipazione del pubblico agli eventi delle diverse discipline sportive e delle diverse serie, scrive il Cts, rappresenta “la massima espressione di criticità per la trasmissione del virus – anche in considerazione del recente avvio dell’anno scolastico, il cui impatto sulla curva epidemica dovrà essere oggetto di analisi nel breve periodo”. Per questo il Comitato “ritiene che, sulla base degli attuali indici epidemiologici e in coerenza con quanto più volte raccomandato, non esistano – al momento – le condizioni per consentire negli eventi all’aperto e al chiuso, la partecipazione degli spettatori nelle modalità indicate dal documento predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome”.
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