A margine della sfida tra Napoli e Benevento valevole per il primo turno della Coppa Italia di Primavera 2 è intervenuto il mister del Napoli Andrea Tedesco. Gli azzurri hanno vinto il match per 3-1 tra le mure amiche di Cercola. Ecco le sue parole:
“Eravamo molto rammaricati dopo l’ultima partita e parlando nello spogliatoio ci siamo detti che l’unico modo per risollevarci era finalizzare di più tutte le occasioni che anche nella partita precedente avevamo avuto. Oggi i ragazzi sono stami molto bravi, l’avversario era tosto ma noi potevamo finalizzare anche di più ma l’importante era fare risultato e passare il turno. Tanti ragazzi hanno giocato bene oggi, per noi questa deve essere la normalità, alcune volte abbiamo l’ansia del risultato ed anche oggi abbiamo cambiato la formazione mettendo dei ragazzi freschi, più affamati rispetto a quelli che fino a questo momento avevamo giocato più minuti. Ora abbiamo 2 giorni per preparare un’altra partita, archiviamo questa vittoria e poi da domani prepariamo la prossima. Per noi è uno stimolo giocare tante partite durante la settimana, il calcio giovanile deve essere fatto di valorizzazione di giovani e noi cerchiamo di dare spazio a tutti i giovani che si vogliamo mettere in mostra, poi è normale che alcuni giocano più degli altri ma tante partite devono essere uno stimolo per i ragazzi, chi gioca di meno quando entra deve essere ancora più affamato.
Mazzone oggi è entrato in campo fortemente motivato e concentrato ed è questo che noi ci aspettiamo da lui, poi è ovvio che deve lavorare su molte altre situazioni ma non ci dobbiamo sorprendere di queste prestazioni perchè questa è una primavera ambiziosa e tutti devono avere il desiderio di dimostrare qualcosa quando scendono in campo perchè non ti regala niente nessuno. A proposito di D’Avino Siamo contenti ogni qual volta la prima squadra prende ed attinge dei giocatori dalla Primavera, è veramente un orgoglio. Chiaramente questo orgoglio molto più di me lo vive Gianluca Grava che ha cresciuto tutti questi ragazzi, io l’anno scorso con l’Under 18 ho contribuito in minima parte, però poi devono essere bravi i ragazzi quando ritornano in Primavera a scendere dalle nuvole e calarsi di nuovo nella categoria giusta
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