La settimana della passione sarà decisiva per il calcio italiano, il pallone spera che con l’avvicinarsi della Santa Pasqua possa “risorgere” dai colpi letali della pandemia di coronavirus. In queste ore la Federazione dei Medici Sportivi Italiani sta producendo un documento da inviare al premier Conte, pronto a discutere nel Consiglio dei Ministri anche di un decreto per lo sport come del resto ha fatto nell’ultimo provvedimento in cui ha incluso anche lo stop agli allenamenti fino al 13 aprile. Un protocollo, come quello elaborato dalla Liga per i club spagnoli, ancora non c’è ma negli ultimi giorni è stato prodotto un comunicato da una commissione molto ampia, a cui partecipano oltre al Prof. Casasco della Fmsi anche tante illustri esperti, compreso il Prof. Ranieri Guerra della World Health Organization. Nel testo ci sono le raccomandazioni più importanti per seguire i calciatori nella fase che porta alla ripartenza. Non c’è una data già approvata dal comitato scientifico, il mondo del calcio spera di poter ripartire con gli allenamenti ad inizio maggio per avere almeno 15-20 giorni di preparazione a disposizione. I segnali verso la voglia di completare il campionato cominciano a manifestarsi, i club stanno cominciando a convocare i giocatori che sono andati all’estero, il loro ritorno è previsto a breve, nei prossimi giorni.
La Fmsi ha consigliato alle società dilettantistiche di continuare il blocco delle attività anche dopo il 13 aprile, anche per i settori giovanili professionistici ormai manca solo l’ufficialità della stagione finita. Per i campionati professionistici, invece, si coltiva la forte speranza di poter tornare in campo anche se a porte chiuse e forse anche in campo neutro. Le prime raccomandazioni dei medici riguardano la divisione in gruppi dei giocatori alla ripresa degli allenamenti, con visite mediche più approfondite per coloro che hanno contratto il virus. Questi ultimi dovranno trascorrere un periodo individuale di graduale ripresa per 15 giorni prima di riprendere gli allenamenti. I giocatori che risulteranno negativi al tampone dovranno sottoporsi al test ogni quattro giorni, tutti gli atleti dovranno svolgere un esame clinico effettuato dal responsabile sanitario. Dalle prime raccomandazioni si passerà, quando si avrà un’idea più precisa sulla data della ripresa degli allenamenti, ad un protocollo da inviare a tutti i club, sull’esempio di quello messo a punto dalla Liga spagnola.
Fonte: Ciro Troise per Calciomercato.it
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