La stagione del Napoli di Rudi Garcia non è iniziata nel migliore dei modi. Vittorie raggiunte a stento, un gioco che stenta a decollare e singoli spesso quasi infastiditi. Le reazioni di Kvaratskhelia ed Osimhen contro il Bologna sono l’ennesimo sintomo di un ambiente non del tutto sereno. I motivi possono essere tanti, Luciano Spalletti aveva creato un gruppo fantastico e quel gruppo ha dominato il campionato, riportando lo scudetto a Napoli dopo 33 anni e una lunga attesa.
I motivi di questo inizio complicato – l’Inter capolista è già a +7 – sono da assegnare a tante cose: il cambio tecnico, l’addio di Kim e un atteggiamento tattico di alcuni calciatori diversi rispetto al passato. Tutti però dimenticano un fattore determinante di cui il Napoli sta facendo in questo momento a meno. Ovviamente stiamo parlando di lui, del numero 77 georgiano Kvicha Kvaratkhelia. In quest’ultimo anno e mezzo il Napoli ha vissuto due importanti momenti: l’era con Kvara protagonista e l’era ‘senza Kvaratskhelia’. Il giovane talento di Tbilisi è stato premiato lo scorso anno come miglior calciatore della Serie A, una scommessa incredibile vinta da Giuntoli, Spalletti e tutta la società partenopea.
Dal nulla il Napoli ha trovato un’arma letale, un calciatore capace in ogni momento di fare la differenza. Gol, assist e dribbling entusiasmanti in ogni match: il pubblico si è innamorato del giovane georgiano, e quasi dal nulla Kvicha ha attirato l’attenzione di tutta il mondo. Come non entusiasmarsi dinanzi ai dribbling e al gol nella sfida contro il Liverpool di Klopp, con un Alexander Arnold letteralmente annichilito dopo una prestazione sublime di Kvicha. E in campionato numeri importanti con Kvaratskhelia che ha totalizzato 14 gol, 14 assist e 3 rigori procurati. Numeri impressionanti considerando che Kvara ha fatto tutto ciò in tre quarti di stagione.
Kvaratskhelia, numeri in declino
Ad un certo punto Kvaratskhelia è cambiato: gli avversari hanno cominciato a raddoppiarlo frequentemente, ma non può essere solo quello. L’azzurro non segna dal 19 Marzo, in quell’occasione firmò un gol e un assist contro il Torino nell’ennesima prestazione straordinaria. Da quel momento si è inceppato qualcosa ed ora, sei mesi e una settimana dopo, Kvara non ha più segnato. Attualmente Kvaratskhelia è il più grande mistero del Napoli: qualcuno potrà accusare Garcia, qualcuno un cambiamento differente con un giocatore più attento alla fase difensiva, la verità è che Kvicha è un vero dilemma. Possiamo definire, oltre ai numeri, Kvaratskhelia dei primi sei mesi come uno dei 10 calciatori più forti al mondo. D’altronde parliamo del MVP dell’ultima serie A e del calciatore presente nella Top 30 dei presenti al Pallone d’Oro.
Un esterno offensivo inferiore (ma di poco) solo a Vinicius e Mbappè. O meglio parliamo di un calciatore che possiamo paragonare a questi fenomeni del calcio mondiale. Era finito nel mirino del Liverpool e diversi club stavano sicuramente monitorando le sue prestazioni; ma da quel 19 Marzo è cambiato qualcosa, e anche quest’anno le cose non vanno per il verso giusto. Rigori sbagliati, errori clamorosi davanti alla porta e un’imprecisione che fa notizia. Oltre a ciò non vediamo più il sorriso sul volto del calciatore classe 2001.
Tralasciando Garcia, Spalletti, Kim o qualsiasi altra cosa, il reale obiettivo del Napoli passa da Kvaratskhelia. Una squadra con Osimhen e con il Kvicha visto nei primi sei mesi in azzurro non può non competere per lo scudetto, e anche per qualcosa di stupefacente in Champions. Con questo Kvaratskhelia invece sarà molto più difficile rialzare la testa, il Napoli e i suoi tifosi aspettano Kvara e sperano in un ritorno al gol e al sorriso il prima possibile.
Di Mario Tramo
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