Il Corriere dello Sport ha analizzato la direzione di gara di Rosario Abisso, arbitro di Napoli-Frosione, gara degli ottavi di finale di Coppa Italia, soffermandosi sul gol annullato a Giovanni Simeone, attaccante azzurro: “Un errore così non s’era mai visto da quando l’uomo inventò l’arbitro. Battute da film a parte (vedi Febbre da Cavallo, l’indimenticabile capolavoro di Steno), il corto circuito che si crea fra il Maradona e Lissone è devastante e conferma: troppe eccezioni all’eccezione che diventa norma, troppe spiegazioni delle spiegazioni che alla fine finiscono per contraddirsi. Nella catena delle responsabilità non si può risparmiare nessuno. Allora: colpo di testa di Zanoli, Lindstrom controlla con la parte alta del braccio destro. Primo step: sicuri sia davvero falloso e punibile? Parliamo della parte alta del bicipite, lui si abbassa con tutta la spalla. E ancora, il quarto Marinelli cosa stava facendo? È successo davanti a lui… Andiamo avanti, l’azione prosegue con Zanoli che si allunga il pallone, lo insegue, in netto anticipo Okoli che appoggia verso Cerofolini ma… c’è Simeone che segna. E qui il secondo patatrac: al VAR Di Martino e Paganessi mandano Abisso al video per il fallo di mano in APP. Ma la fase d’attacco, con il passaggio (libero, pulito, con tutto il tempo di giocare il pallone) di Okoli, è finita, inizia una nuova azione. E Abisso al VAR non ha la lucidità per valutarlo. Male”.
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