E’ uno dei bomber più ‘caldi’ in Europa in questo momento, ma l’attaccante del Paris Saint Germain non ha certo dimenticato i suoi trascorsi al Napoli, come conferma a UEFA.com.
Tre stagioni incredibili in cui ha segnato ben 104 gol in Serie A. Tredici più di Gonzalo Higuain nello stesso arco di tempo, tanto per capirci. Appena tre stagioni per salire sul podio dei più grandi bomber nella storia del club partenopeo. A buttarlo giù da qul podio, però, ci ha pensato questa stagione Marek Hamšík.
Super Hamšík
“Credo che Marek debba essere davvero felice per quello che sta facendo – ha detto Cavani a UEFA.com -. E’ un top player. E’ una vera icona del Napoli. Marek è al Napoli da tanto tempo e ha già espresso più volte il desiderio di restare a tempo indefinito. Deve essere davvero felice ed orgoglioso di essere tra i migliori marcatori nella storia del club”.
“Se lo merita perché è una persona meravigliosa, e un professionista modello. Lo ammiravo molto quando era a Napoli per come si allenava e per l’influenza positiva che aveva su club e compagni. E’ un ragazzo fantastico. Si merita tutti questi successi e spero che il calcio continui a premiarlo per tutto quello che ci mette”.
I tre anni a Napoli
Ma Cavani ricorda con grande piacere l’intera avventura napoletana. “C’è stata una combinazione di fattori che mi hanno aiutato ad esplodere come calciatore. La fiducia credo sia fondamentale, non solo per quanto riguarda il calcio, ma nella vita in generale. Quando hai fiducia nella gente che ti circonda, hai più forza per lavorare bene”.
“A Napoli giocavo per un allenatore (Walter Mazzarri) che mi aveva voluto e che credeva ciecamente nelle mie capacità. Sapeva che dovevo migliorare sotto certi aspetti ma mi diceva anche che mi ammirava e che credeva in me. Il Napoli mi ha acquistato dal Palermo e mi ha dato l’opportunità di farmi conoscere a livello mondiale. I tre anni passati a Napoli sono stati fondamentali per la mia carriera”.
“E’ stata una grande esperienza per me, un grosso passo avanti nella mia carriera rispetto a Palermo”. Ma Cavani ricorda con piacere anche la prima avventura europea in Sicilia.
“Ero molto giovane e avevo giocato solo poche partite nella massima divisione. Avevo iniziato a giocare con il Danubio solo tre mesi prima ma avevamo vinto il campionato. Poi a 19 anni mi sono ritrovato in Europa. Mi sono ambientato subito perchè la mentalità è simile a quella uruguaiana. Ho avuto l’occasione di iniziare a conoscere il calcio europeo”. E adesso il calcio europeo conosce bene lui.
Fonte: Uefa.com
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