Ritorna la Serie A, ritorna il Napoli. Dopo la lunga sosta forzata dovuta agli impegni delle Nazionali, gli azzurri sono pronti per una settimana complicata ma molto stimolante: domani alle 20.45 la trasferta a Roma contro i giallorossi, martedì allo stesso orario la terza giornata del Girone F di Champions contro il Manchester City, sabato prossimo l’Inter al San Paolo. E gli azzurri non si fermeranno fino al 5 novembre, quando ci sarà la nuova sosta per le nazionali: ancora il City, ma anche il turno infrasettimanale sul Genoa. Settimana importante dunque per al squadra di Sarri, chiamata a tre sfide molto indicative: si parte dalla Roma di Di Francesco.
COME ARRIVA LA ROMA – I giallorossi dell’ex tecnico del Sassuolo sono partiti in sordina, all’inizio in pochi credevano nelle qualità della Roma, valutate dietro le primissime. Quattro punti in Champions e un ottimo inizio di campionato, con cinque vittorie in sei partite (una sola sconfitta casalinga contro l’Inter) e un match rinviato contro la Samp, hanno fatto ricredere tutti. La difesa è la seconda migliore del campionato, con soli quattro gol subiti (di cui tre in una sola partita), alle spalle proprio dell’Inter, che di gol ne ha subiti tre. La Roma non sempre ha convinto dal punto di vista del gioco, ma ha ottime individualità che riescono a spaccare le partite da un momento all’altro: in primis gli attaccanti con Dzeko sugli scudi, autore di sette reti in campionato, la metà del totale dei gol segnati. Il centrocampo ha ottimi interpreti ed è completo nelle coppie, la difesa sta facendo bene: per ora il bilancio è positivo, la squadra deve crescere ulteriormente dal punto di vista del gioco, ma c’è tempo
LE DICHIARAZIONI – Eusebio Di Francesco (Allenatore): “Stiamo crescendo e questo è positivo, mi auguro di continuare così a cominciare dal match contro il Napoli. Questa per me è una serata amichevole. La sosta non è mai chiaro se sia un bene o un male, sicuramente possiamo recuperare meglio qualche giocatore uscito malconcio contro il Milan, in vista della gara contro il Napoli”.
Radja Nainggolan (Centrocampista): “Per sabato sono tranquillo, bisogna metterci la testa, io personalmente lo faccio in prossimità del match perché poi inizia lì e finisce subito dopo. L’Olimpico spero di vederlo pieno, il Napoli gioca un buon calcio ed è una gara bella da vedere anche da tifoso neutro. L’avversario deve sempre essere rispettato, noi dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e del fatto che possiamo farcela. Ho visto tante facce felici, per me è strano tornare a scuola perché è passato troppo tempo e io andavo male! Per fortuna sono diventato un calciatore e ho lavorato presto già in Belgio per diventarlo e sono stato premiato. Parlare di fair play, riconoscere il valore e il rispetto dell’avversario è importante, anche in vista della sfida che ci aspetta. Questa è una bella iniziativa e bisogna insegnare questo ai ragazzi, dentro al campo c’è sempre un po’ di rivalità, bisogna sempre andare puliti mettendo la quantità giusta di cattiveria”.
Lorenzo Pellegrini (Centrocampista): “Siamo una squadra, mi sento di dire un bel gruppo in cui si può continuare a lavorare e crescere. Sabato ci aspetta una partita importante, uno scontro diretto per i primi posti. Il Napoli sta facendo benissimo, noi stiamo facendo bene, abbiamo fatto un bell’inizio. Dobbiamo continuare così per vincere col Napoli e per affrontare la gara di Champions. Da oggi sono rientrato ad allenarmi con il gruppo, il dolore è sparito e sono pronto per giocare sabato, mi è dispiaciuto saltare le partite della Nazionale. Io di carattere sono sempre molto tranquillo, se sono qui è perchè non ho mai smesso di lavorare. Si continua sempre a lavorare e crescere, la mentalità è la cosa più importante. Il mister è stato da subito importantissimo per me, mi ha aiutato molto a farmi acquisire questo tipo di mentalità, che non bisogna mai accontentarsi, è stato e continua ad essere molto importante per la mia crescita. Da piccolino non sapevo ancora il mio ruolo, fino a 13 anni facevo l’attaccante, De Rossi però è stato sempre il mio punto di riferimento, a me piaceva vedere giocare Ronaldinho. Io, De Rossi e Florenzi , tre romani al Mondiale: sarebbe fantastico”.
Diego Perotti (Attaccante): “Siamo in un momento molto positivo. All’inizio nessuno credeva in noi, siamo sempre stati dietro le altre squadre che pensano di vincere lo scudetto. Invece abbiamo dimostrato che siamo lì. Ci manca una partita e abbiamo fatto 4 punti su 6 in Champions. Mi sembra un buon inizio. Vincere a San Siro è stata una dimostrazione di forza e di carattere contro una squadra che ha fatto tanti nuovi acquisti. Il Milan non sta passando un buon momento, ma è sempre il Milan e da ora in poi ogni partita sarà così. Se non fai 3 punti con il Napoli, quello che hai fatto con il Milan non è servito a nulla. Il Napoli mi è piaciuto tanto anche l’anno scorso. Giocano come pochi al mondo, anche se non sono imbattibili. Oggi per me è più forte della Juve, almeno per il gioco che fanno. Sta facendo bene, ma noi proveremo a ‘fargli male’ qui a Roma. Lo scorso hanno è finita 2-1 per loro? Ci hanno messo un po’ in difficoltà e abbiamo sofferto un po’ nel finale di stagione a causa di quella gara. Speriamo che questa volta sia diverso”.
PROBABILI FORMAZIONI: ROMA – Solite assenze per Di Francesco che dovrà fare a meno di Nura, Schick, Defrel ed Emerson, ma anche di El Shaarawy. Strootman potrebbe partire dalla panchina, prima convocazione per Karsdorp. Questa la probabile formazione: in porta Alisson, in difesa Bruno Peres, Manolas, Juan Jesus e Kolarov, a centrocampo Pellegrini rileva Strootman con De Rossi al centro e Nainggolan a destra, mentre in attacco ci saranno Florenzi, Dzeko e Perotti.
NAPOLI – Nessun dubbio per Sarri, tutti disponibili eccetto Milik. Solita formazione per gli azzurri: Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik, Callejon, Mertens, Insigne.
L’ARBITRO – A dirigere Roma-Napoli è stato designato Rocchi di Firenze. Gli assistenti saranno Tonolini e Di Liberatore, il quarto uomo Damato e al Var ci saranno Banti e Ghersini
A cura di Dario Gambardella
