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Careca: “Sono venuto a Napoli per giocare con Maradona, noi della Magica eravamo straordinari. I tifosi al San Paolo facevano la differenza”

Ecco le parole dell'ex leggenda del Napoli

Ai microfoni di Sky Sport ha parlato l’ex attaccante del Napoli Careca, protagonista di diverse vittorie in maglia azzurra:

“Ho scelto Napoli per giocare con Maradona, ho aspettato fino alla fine pur di andarci. Preferisco non commentare giocatori da consigliare, ho parlato di Kakà, Deco che è cresciuto al Guaranì, dove mi sono formato calcisticamente, ho parlato anche con Leonardo, direttore del Milan. Preferisco star zitto, siamo fermi anche qua ma il Brasile è una fabbrica di nuovi talenti, hanno migliorato anche la mentalità. I retroscena sulla Magica? Bruno è stato uno dei più forti attaccanti con cui ho giocato, l’ho conosciuto appena sono arrivato a Napoli, c’era anche un po’ di polemica per la maglia, io avevo la numero 9. Sono andato da Moggi, Pavarese, gli ho detto che volevo giocare con Bruno che è un fenomeno: intelligente, rapido, potente, bravo di destro, sinistro. Ho comunicato loro che non m’interessava il numero di maglia, lasciai a Bruno la numero 9 senza problemi, peccato che ci ho giocato un solo anno con Giordano ma anche Andrea Carnevale si è inserito subito bene quando è arrivato.

Mertens? Giordano ha più qualità ancora, però, Dries è tecnicamente molto bravo, non gli piace di stare come riferimento ma anche Bruno amava giocare senza palla. Mertens ha tecnica accuratissima, fa sia assist che gol, è un giocatore fortissimo ma per me Bruno era più completo. Quando sono andato a Napoli, ho fatto un patto con Diego: andare in Brasile al Santos e poi al Boca, la squadra di Diego, purtroppo non siamo riusciti a farlo, magari ci portavamo anche Bruno Giordano, facevamo un grande tridente. Quando c’era Bruno, io ho giocato con la maglia numero 7. Io avevo due anni di contratto e due d’opzione, si diceva che il Milan mi voleva ma, avendo questo patto con Diego, ho rinnovato per altri quattro anni e sono rimasto al Napoli fino al 1993, purtroppo lui nel ’91 è andato via. Giocare con Van Basten? Anche lui era un fenomeno, purtroppo è stato fermato dagli infortuni, a Napoli abbiamo fatto un’amichevole con una squadra di All Stars, è un giocatore tecnicamente perfetto e aveva grandi movimenti, magari potevamo dirlo a Ferlaino. Meglio Maradona-Careca-Giordano o Callejon-Mertens-Insigne? Con Diego avevamo un vantaggio enorme e possiamo fare anche il paragone con il tridente del Barcellona Messi-Suarez-Neymar. Milik mi piace molto, ha un bel sinistro, è un giocatore intelligente, alto, una prima punta. Per me i tifosi napoletani sono pazzi, in quel periodo avevamo 78mila abbonati, in trasferta venivano in ottomila, diecimila persone, il San Paolo era un inferno, nel ’90 hanno cominciato a modernizzarlo ma anche giocare a Roma all’Olimpico era fantastico, i tifosi a Napoli facevano la differenza.

100 metri in 12 secondi a Soccavo? Anche di meno, sotto gli undici perchè mio padre era un velocista, piccolo ma rapidissimo. Il nuovo Careca? Il calcio è cambiato, neanche in Brasile abbiamo uno con le mie caratteristiche o quello di Romario e Ronaldo, tatticamente ci sono tante mutazioni, abbiamo perso attaccanti in grado di fare sia assist che gol. Avevo la qualità di avere la palla tra i piedi, sia con il destro che con il sinistro, qualche giorno fa ho rivisto la partita contro la Juventus ai quarti di finale della Coppa Uefa, un mio colpo di testa su assist di Diego sembrava un tiro con i piedi. Forse Gabriel Jesus potrebbe avere queste caratteristiche, peccato che ha avuto gli infortuni. Cosa vorresti rivivere degli anni di Napoli? Penso che la vittoria della Coppa Uefa sia il momento più alto, una meraviglia, abbiamo portato il nostro calcio in Europa”

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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