L’allenatore del Napoli Francesco Calzona ha parlato in conferenza stampa dopo Barcellona-Napoli. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“In tre settimane abbiamo giocato sei partite, non siamo stati lunghi per l’arco della partita, il problema più grosso è nelle palle perse, a tratti abbiamo sofferto sulle distanze. Ci siamo un po’ aggiustati, abbiamo avuto le occasioni del rigore e di Lindstrom. Dobbiamo aggiustare la fase difensiva, preventiva, oggi non l’abbiamo fatta bene. Quando l’abbiamo fatta bene, abbiamo recuperato palla anche nella metà campo avversaria, spesso siamo andati in pressione lentamente, dobbiamo migliorare sotto quest’aspetto. La matematica non ci condanna, dobbiamo lavorare, correggere gli errori, vincere le partite e i risultati sono spesso logica conseguenza delle prestazioni. Ci sta perdere a Barcellona, dobbiamo perdere con più rammarico perchè a tratti abbiamo sbagliato troppo, non mi piace assolutamente. C’è delusione, il calcio è questo, abbiamo una partita importante domenica a Milano, dobbiamo fare risultato. Ho rivisto il fallo su Osimhen, ho parlato con le televisioni italiane, gli esperti dicono che era rigore, mi sarebbe piaciuto un minimo d’attenzione in più su quest’episodio. Tutti gli esperti italiani hanno detto che era calcio di rigore. C’è rammarico perchè potevamo avere più minutaggio positivo, abbiamo giocato alla pari a tratti contro il Barcellona che è ancora in lotta per la Liga. Riguardo ai cambi, volevamo alzare la pressione, ho messo dentro gente che facessero questo lavoro, magari non è andata benissimo. Ho un parco giocatori che devo sfruttare il più possibile. All’andata con i cambi ci è capitato di tenere il Barcellona nella sua metà campo, Lindstrom e Olivera sono giocatori di gamba ma non ci siamo riusciti come pensavo, non abbiamo migliorato la situazione della squadra. Non abbiamo fatto bene la parte finale, abbiamo cambiato modulo e questa squadra ha bisogno di certezze, non ce la fa a cambiare sistema di gioco contro queste squadre. Dobbiamo lavorare molto sulle certezze e affidarci poco al caso, per competere contro queste squadre dobbiamo allungare in minutaggio. Mi disturbano le tante palle perse in mezzo al campo, numericamente a centrocampo siamo limitati ma è anche vero che tutti hanno caratteristiche diverse, a volte può essere un bene, in altri casi un male. Anguissa e Lobotka sono delle certezze, si cerca di tenerli in campo il più possibile. Sotto l’aspetto dell’impegno, non penso che i calciatori non abbiano dato il 100%. Abbiamo sbagliato tatticamente alcune cose e le abbiamo pagate. Lotta Champions? La matematica non ci condanna, ci dobbiamo credere”
Dal nostro inviato a Barcellona Ciro Troise
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