L’allenatore del Napoli Francesco Calzona ha parlato in conferenza stampa dopo la sfida contro il Lecce. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Essere usciti di fatto dalla lotta Champions ci ha condizionato, anche l’obbligo di vincere mentalmente ci ha fatto fare fatica. Siamo stati sfortunati in fase difensiva, abbiamo una percentuale molto alta di gol presi in relazione alle occasioni concesse. Gruppo che ha un futuro? Sono giocatori di valore, ho fatto l’esempio di Lindstrom, i nuovi hanno sicuramente patito questa situazione, mi ricordo che leggevo polemiche dopo la prima settimana di ritiro. Ci ho pensato a cambiare sistema di gioco, non mi fossilizzo su un modulo, cerco di mettere i giocatori in condizione di fare bene. Non penso che questa squadra abbia le caratteristiche per giocare in certi modi, Osimhen e Simeone non sono compatibili, cercano entrambi la profondità, l’unico è Raspadori ma giocando a due in mezzo limiti Lobotka che non copre tanto campo, ci sono poi Kvaratskhelia e Politano che sono esterni prettamente da fase offensiva. Le soluzioni alternative sono Lindstrom e Ngonge che ha caratteristiche molto offensive. Sono le caratteristiche dei giocatori che ho trovato, se ci fosse stata la possibilità avrei giocato anche a tre. C’è poi l’equilibrio di una squadra che aveva cambiato tanti sistemi di gioco durante l’annata. Il 4-3-3 ti permette in fase di non possesso di essere molto difensivo perchè diventa un 4-5-1 senza palla, il problema non era il modulo. Abbiamo creato tantissimo con il 4-3-3, abbiamo subito gol quasi sempre alla prima occasione, siamo oltre il 60% di gol presi in relazione a quanto abbia creato l’avversario. La media è il 27% in serie A, non sono riuscito a creare un’attenzione totale per evitare i gol presi, noi facciamo fatica a rientrare sotto palla. Abbiamo preparato benissimo la partita, non c’era motivo di andare in ritiro, il nostro albergo solito è a Pozzuoli e in virtù anche delle scosse che ci sono state abbiamo evitato per la paura di non dormire. Dovevamo andare fuori provincia e abbiamo deciso di non farlo, non è che se vai in ritiro vinci. Di Lorenzo? Ho pensato allo scenario ambientale ma era una scelta tecnica, Olivera stava facendo bene, Mazzocchi mi era piaciuto a Firenze e volevo dare spinta a destra. Quando fai questa stagione, capitano anche stagioni non positive, mi dispiace tantissimo che mi sia capitato a Napoli perchè ho un affetto particolare. Da domani iniziò a pensare alla Slovacchia, oggi mi sembra giusto rispondere alle domande sul Napoli. I tifosi hanno fatto una protesta pacifica, ci hanno sostenuto nella mia gestione finchè c’è stata speranza. In altri stadi si vedono contestazioni forti, al limite, quella dei tifosi del Napoli è doverosa ed è stata molto civile. Pensiero di dimettersi? La squadra ha provato a fare quello che ho detto loro, si è allenata sempre benissimo, non sono venuto a Napoli per soldi, non è successo nulla di ciò che è stato detto. Ci sono stati dei confronti, accade anche in una squadra prima in classifica, fino a due settimane fa eravamo ancora in lotta in Europa League. Dimettendomi, avrei creato problemi alla società”
A cura di Ciro Troise
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