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Callejon: “Reina è intoccabile, è il nostro leader! Obiettivo Scudetto, siamo vicini alla Juventus. Ounas il mio vice? Spero abbia spazio”

"Siamo arrivati a cinque punti dalla Juve, ci è mancato pochissimo per raggiungerla. Speriamo di avere più continuità"

Lunga intervista di Josè Maria Callejon all’edizione odierna de “Il Mattino”. Tanti i temi toccati, queste le sue parole: “

Quinto anno in azzurro? Sono contento per i quattro anni trascorsi a Napoli. Ora inizia il quinto, ormai mi sento di casa, mi sento napoletano. Sono felice di essere qui, ho ancora tre anni di contratto e spero di far bene. Obiettivo scudetto? Speriamo, è un obiettivo che abbiamo tutti in testa ma è difficile perché si trovano squadre complicate da affrontare. Abbiamo iniziato bene, piano piano andremo lontano.

Trasformare una squadra bella in vincente? Siamo sulla strada giusta, l’anno scorso abbiamo giocato tante belle partite e conquistato tanti punti. Mancano ancora delle piccole cose che dobbiamo sfruttare meglio e bisogna curare bene i dettagli che fanno la differenza e ti portano a vincere qualcosa. Quali sono? Essere più concentrati e attenti a tutte le giocate, sulle palle inattive ad esempio: sono tutte cose che ti portano via i punti che alla fine mancano.

Sarri? Dal primo giorno che è arrivato aveva nella sua testa quello che voleva e doveva fare per noi. È stato un lavoro duro e importante, noi ce l’abbiamo messa tutta per rendere bene come stiamo facendo e speriamo di esprimerci ancora meglio. Come mi ha migliorato? Mi ha migliorato su tutto. Tatticamente tanto perché lui lavora molto su questo, è stato importante l’aspetto personale perché è un uomo che va sempre dritto faccia a faccia e ti dice quello che pensa. Questo è apprezzato da me e dagli altri. Io a Napoli grazie a Benitez? Si, sono arrivato qui per Rafa e anche altri calciatori che sono ancora qui.

Cosa mi manca del Real? Il Real è stato casa mia, sono andato via dal mio paese che avevo 14 anni e sono rimasto lì sette anni nel settore giovanile e due in prima squadra. Sono stato tanto tempo, è normale che mi manchi.

Su Reina? Per me è un intoccabile, al cento per cento. Ha un carattere speciale, nello spogliatoio e in campo è un leader. In ogni squadra lo vorrei sempre con me.

Squadra da battere nella prossima stagione? Più di una, tutte stanno facendo un gran mercato e ci saranno squadre forti da affrontare. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi perché stiamo facendo un bel lavoro e lo scorso anno abbiamo finito bene. Juve prima rivale? Si, sempre perché vince lo scudetto da tanti anni. Il Milan si sta rinforzando bene, c’è l’Inter, c’è la Fiorentina. Anche la Roma, ha perso qualche giocatore importante ma ne compreranno altri per puntare sulla Champions e lo Scudetto.

Su Ounas? Come tutti voglio sempre giocare, è anche vero che in una stagione ci sono tante partite e si deve recuperare bene per essere al cento per cento. Adam si è integrato bene e sta facendo vedere già belle cose: speriamo che anche lui abbia spazio.

Higuain non voleva più giocare con me? Non ne ho mai parlato con lui.

Preliminare di Champions? Per noi sarà come una finale, dobbiamo stare attenti e lavorare al massimo per arrivare al cento per cento. Queste due partite valgono tanto, vogliamo tornare in Champions e fare ancora bene in Europa. Si rischia di affrontare un avversario difficile, ma noi stiamo lavorando bene e siamo fiduciosi. Abbiamo una squadra forte e pensiamo di passare.

Crescita di Insigne? È uno dei calciatori italiani più forti. Dal giorno in cui sono arrivato è cresciuto tanto, forse adesso vive il suo momento migliore e ne deve approfittare. Speriamo continui a far  bene. Ritrovarlo in Spagna-Italia? Lui ci sarà sicuramente, io lo spero.

Cosa cambia con Mertens o Milik centravanti? Non cambia tanto né per me né per la squadra. Sono due attaccanti diversi ma noi proviamo a fare sempre le stesse giocate. Ci troviamo bene con entrambi.

Salto di qualità da fare sulla continuità di risultati? Si, su questo e sui piccoli dettagli. Nello scorso ottobre per un paio di settimane non abbiamo giocato bene e con la testa non eravamo al massimo, questo alla fine si paga in termini di punti. Napoli dall’attacco record, come si migliora in difesa? Tutti insieme, il centravanti è il primo che deve difendere perché è il primo che sta vicino la palla. I gol li prendiamo tutti e non è solo colpa dei difensori e del portiere. Dobbiamo difendere tutti bene così andrà meglio come numero di gol subiti.

Come faccio a correre tanto? È genetica, devo ringraziare mio padre per questo fisico. Spero di restare in forma così per tanti anni. Segreto? A me piace dare tutto per la squadra, quando uno fa uno sforzo per il compagno e l’altro lo ringrazia per me è importante. Arrivare in doppia cifra? Preferisco gli assist, mi piace più far segnare ma se arriva il gol personale è importante. Lo scorso anno ho segnato 17 reti, spero di arrivare a 20-22. Sarebbe ottimo.

Mertens capocannoniere? Lo scorso anno ci è andato vicino, ce la può fare. È arrivato bene fisicamente e ha voglia di fare ancora belle cose. Speriamo che possa vincerla. Gap con la Juve ridotto? Quando ricomincia il campionato si riparte tutti da zero. Siamo arrivati a cinque punti dalla Juve, ci è mancato pochissimo per raggiungerla. Speriamo di avere più continuità per provare a vincere. Sentiamo di essere più vicini, dobbiamo solo lavorare e andare avanti.

Scudetti si vincono contro le piccole? È la verità, con le squadre forti la concentrazione è alta per natura, cosa diversa quando affronti le piccole squadre. Differenze con la Liga? Prima il calcio italiano era più tattico, si segnava meno ed era più difensivo, ora si sta arrivando ad un punto molto simile.

Il nostro il calcio più europeo? Proviamo a giocare un bel calcio e l’anno scorso si è visto che siamo una squadra forte. Il campo ci divertiamo e vogliamo far divertire i nostri tifosi. Divertendoti giochi meglio, c’è gioia di giocare insieme. Abbiamo un gruppo solido e giovane, insieme vogliamo diventare sempre più forti. Diawara e Rog? Li vedo molto bene, così come Zielinski. In tre-quattro anni diventeranno il centrocampo più forte, hanno grande qualità e un grande futuro.

Hamsik? Quando lo vedi il primo giorno sembra un po’ timido e chiuso. Appena lo conosci ti accorgi che è un ragazzo con un cuore enorme che ti dà tutto. È un capitano, un amico. Come giocatore è fortissimo, ha destro, sinistro, tutto. È uno dei centrocampisti più forti al mondo.

Fonte: Il Mattino

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