Il Napoli inizia bene il 2021, realizza per la quarta volta in questa stagione quattro reti in una partita dopo i poker rifilati ad Atalanta, Crotone e Roma. Zielinski è stato l’uomo più decisivo con una doppietta, poi sono andati a segno Lozano e Insigne su rigore, l’ultimo penalty assegnato al Napoli risaliva alla trasferta di Lecce del 22 settembre 2019. Ecco le pagelle di IamNaples.it:
OSPINA 6: Sul gol di Joao Pedro non può farci nulla, se la cava bene quando è chiamato in causa nel gioco con i piedi. Bravo anche in qualche uscita alta.
DI LORENZO 7: Buona prova dell’esterno azzurro, se la cava abbastanza bene su Sottil in fase difensiva, a livello offensivo incide sul secondo gol di Zielinski con un buon cross e determinando il fallo di mano in area di rigore di Caligara.
MANOLAS 6: Rischia a fine primo tempo con un passaggio sbagliato in area di rigore, ne approfitta Simeone che calcia a lato, per il resto della gara se la cava abbastanza bene. (Dall’87’ Rrahmani s.v.: Trova il suo debutto stagionale in un pomeriggio ottimo per il Napoli)
MAKSIMOVIC 6: Commette qualche errore nella scelta di tempo, non sempre è preciso negli interventi, sul gol di Joao Pedro doveva far meglio, il brasiliano è bravo e fortunato ma lui deve coprire con più incisività sulla girata dell’attaccante avversario.
MARIO RUI 6,5: Buona prova del terzino portoghese che fallisce un’occasione da gol nel primo tempo ma consuma chilometri sulla fascia, commette qualche errore nel palleggio ma macina chilometri sulla sua corsia, si propone bene sulla catena di sinistra con Insigne. (Dall’87’ Ghoulam s.v.: Entra nel finale, c’è spazio anche per lui)
FABIAN RUIZ 6,5: Gioca qualche metro più avanti con Bakayoko che s’occupa da solo dell’uscita palla, della costruzione dal basso, Fabian è libero d’attaccare lo spazio, supportare l’azione tra le linee e si vede la differenza, sullo 0-1 su assist di Petagna poteva far meglio.
BAKAYOKO 6,5: Domina la mediana, prende possesso del centrocampo e riesce in alcuni casi anche da solo a fronteggiare il Cagliari, si muove bene anche nella fase di possesso, l’unico neo è che nell’azione del gol di Joao Pedro è un po’ molle nel rimpallo con Nandez, forse ha inciso la paura di fare fallo da rigore. (Dall’87’ Lobotka s.v.: Fa rifiatare Bakayoko nei minuti finali)
LOZANO 7: Determina l’espulsione di Lykogiannis, segna il suo ottavo gol stagionale confermandosi il miglior marcatore stagionale, contribuisce con attenzione anche alla fase difensiva, l’unico neo va riscontrato nelle occasioni fallite sull’1-2, prima di sinistro e poi di testa.
ZIELINSKI 8: Una delle migliori prestazioni da quando indossa la maglia azzurra, realizza una doppietta, è sempre disposto a sacrificarsi in fase di non possesso, inventa poi giocate d’alta scuola. I gol sono entrambi fantastici: prima un tiro di sinistro dal limite dell’area (ottavo gol dalla distanza per il Napoli in campionato), e una giocata di destro e sinistro con percussione. Nell’azione che porta al secondo giallo di Lykogiannis, realizza un tunnel fantastico ad un avversario. (Dal 77′ Elmas 6: Entra bene, si butta dentro negli spazi, nel complesso di una gara che il Napoli aveva in pugno)
INSIGNE 7,5: Il rigore nel finale è la ciliegina sulla torta di una grande prestazione in entrambe le fasi, si sacrifica nella fase di non possesso e inventa gioco con continuità, giocando ad ottimi livelli soprattutto sotto il profilo dell’intensità. Si tratta di una prova autorevole, di personalità, da trascinatore.
PETAGNA 6,5: Lavora bene soprattutto spalle alla porta, serve a Zielinski la palla del gol del vantaggio, favorisce anche un tiro di Fabian Ruiz nel primo tempo. Nella ripresa, battagliando in area di rigore, determina la rete di Lozano. Deve convincersi dei suoi mezzi, credere in ogni palla perchè può fare ancora meglio. (Dal 77′ Politano 6,5: Entra bene in campo, è vivace, anche lui nel finale crea dei presupposti pericolosi)
GATTUSO 7: Prepara bene la partita, al Napoli mancano tre giocatori-chiave ma con l’organizzazione di gioco, la determinazione, la ritrovata intensità riesce a rimediare, il resto l’hanno fatto anche le individualità come Zielinski che spostano gli equilibri delle sfide.
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