Roberto Baronio, allenatore del Napoli Primavera, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match con la Fiorentina.
“Ripeto lo stesso mantra da tutto il campionato, bisogna lavorare sull’indole dei ragazzi. Cerchiamo di farli migliorare ma devono aiutarsi da soli e poi farsi aiutare. Se stacchi la spina mentalmente, è difficile lavorarci su. Se avessimo avuto più continuità soprattutto nei dettagli, potevamo pensare ai playoff. Mi sarebbe piaciuto chiudere con una vittoria in casa ma alla fine i ragazzi hanno fatto comunque il massimo. Ci siamo salvati con due giornate di anticipo. Non sono stato ancora contattato per il prossimo anno, c’è un ottimo rapporto con la società. C’è scambio di opinioni. La settimana prossima sarò chiamato e mi sarà detto del mio futuro. C’è voglia di rimanere ma non dipende da me.
Avessimo vinto con il Chievo si poteva fare un campionato diverso e credere nei playoff. Quella partita fu un po’ particolare, ci sono mancati dei giocatori importanti. La linea sottile tra la presunzione e sentirsi forti è facile da superare. Il nostro obiettivo è sempre stata la salvezza.
Gaetano? Dovrei essere al posto di Ancelotti per allenarlo la prossima stagione. Lo valuterà la prima squadra, credo che lui sia migliorato tantissimo soprattutto quando la palla l’hanno gli avversari. Me lo sono goduto e spero che se lo possa godere la prima squadra.
Chi tra i miei giocatori andrà via deve sempre impegnarsi e portare grande rispetto. Bisogna dare tutto e voler dare tutto sia nella partita che nella settimana precedente. Non bisogna mai sentirsi appagati.
Momento più bello? Abbraccio dei ragazzi o di Gaetano dopo un goal, questo non è scontato. Lo avverto dagli allenamenti, da come mi seguono. Nessuno mi ha mai mancato di rispetto e questo penso sia molto importante soprattutto nell’epoca in cui viviamo.
L’anno scorso non mi conosceva nessuno, se l’anno prossimo dovessi essere l’allenatore ci sarà un passo in avanti. Molti del gruppo attuale potrebbero darmi una mano l’anno prossimo, servirebbe soprattutto quello. Bisognerebbe far capire a chi sale quanto è difficile questo campionato. Potrò urlare un po’ meno, perchè in campo potrò avere chi già ha lavorato con me”
Dai nostri inviati a Frattamaggiore Ciro Troise e Gilberto D’Alessio
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