In una intervista rilasciata al Corriere dello Sport, l’avvocato Mattia Grassani, che cura gli interessi anche della SSC Napoli, ha risposto ancora sulla questione Juventus-Napoli.
La frase del presidente Gravina (<<chi sbaglia paga>>) vi preoccupa?
“Assolutamente no, pure perché è un principio condivisibile sul rispetto delle regole, soprattutto in una vicenda così delicata. E il Napoli ritiene di aver agito in totale correttezza, ed è pronto a dimostrarlo nelle sedi competenti, manifestando la massima fiducia negli organi di giustizia sportiva che, va ricordato, sono autonomi ed indipendenti”.
Andare a Torino era proprio impossibile?
“Partire avrebbe determinato la commissione di un reato, previsto e punito dall’articolo 650 del codice penale, oltre alla messa in pericolo di una moltitudine di soggetti. Si immagini cosa sarebbe potuto accadere se il Napoli fosse comunque andato a Torino, contro le disposizioni della ASL, e, oggi, fosse emerso un focolaio delle dimensioni simili a quello che, purtroppo, si è sviluppato in seno al Genoa”.
Teme, ma soprattutto è praticabile, il rinvio della gara e comunque una minima penalizzazione?
“Il Napoli non accetterà neanche sanzioni minori”.
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