Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle frequenze di KissKiss Napoli: “Nessuno ad inizio campionato aveva creduto nelle mie scelte, non aver ceduto nessun giocatore poi ci ha dato maggiori certezze. Capisco che il tifoso vuole tutto e subito. Il 2015 è stato un altro anno importante per la storia azzurra, dopo oltre 25 anni abbiamo raggiunto la semifinale di Europa League. Quando abbiamo debuttato non eravamo nemmeno presenti nel Ranking Uefa. La nuova stagione è iniziata con un lusinghiero cammino in campionato, ed una qualificazione ai sedicesimi di Europa League con un altro record. L’allenatore e la squadra hanno formato un corpus unico creando una solidità ed un’armonia che sottolinea come nel calcio i rapporti umani siano fondamentali per un cammino virtuoso che possa durare nel tempo. Il mio Natale più bello? Tutti sono stati belli, questo però mi dà maggiore forza, credo di aver capito abbastanza quello che è il mondo del calcio. Ho sempre avuta una visione futuristica, ed ho previsto perfettamente quello che è successo, tra virtualizzazione e problemi politici. Ma mai con maleducazione, con preoccupazione. Mercato? Ci sto lavorando insieme a Giuntoli e Chiavelli, dalla mattina alla sera. Dobbiamo essere certi di non sbagliare, di acquistare gente che voglia venire a Napoli senza freni familiari. Una volta messa mano alle nostre casse societarie non ci devono essere ripensamenti. Mi sono innamorato di un centrocampista che però non gioca nel campionato italiano. Sull’onda dell’entusiasmo si paga una percentuale maggiore un calciatore, quando si devono rivendere sembrano dei saldi post festività. La vittoria a Bergamo rappresenta tutta la grinta e lo spirito di gruppo portata da Sarri. Sono stati i tifosi il vero cuore di questa squadra, e li ringrazio per il loro amore e passione. L’attaccamento indelebile anche per la città meravigliosa, spesso sottovalutata, sottostimata ed attaccata. Rapporto con le istituzioni? Bisogna abbandonare il burocratese ed iniziare a ragionare come i tifosi o come imprenditori, come lo sono io. Il primo cittadino, così come il presidente della regione, devono stare dalla parte di tutti, non dalla parte di alcuni, pensare al bene del Napoli. E questo passa dall’abbandonare leggi e procedure che non funzionano e sono fallimentari, privatizzare lo stadio, il tutto con serenità. Gli chiedo di avere una visione del futuro, come ce l’ho io, quella visione che mi ha sempre guidato”.
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