L’emergenza in attacco ha spinto Gattuso a dare fiducia ad Antonio Cioffi, esterno offensivo classe ‘2002 della Primavera del Napoli che soltanto lo scorso 19 dicembre ha compiuto diciotto anni.
La presenza di Cioffi negli allenamenti in prima squadra è cresciuta nelle ultime settimane, entrando sempre di più nel gruppo e partecipando alle sedute in modo sempre più completo.
La mancanza di Mertens e Osimhen impone al Napoli d’allargare la visione, il pensiero e così, se da una parte si è riscoperto Llorente, dall’altra si prova a valorizzare un settore giovanile che continua nonostante le difficoltà ad esprimere ragazzi interessanti.
Dall’Oasi Sanfeliciana alla Sardegna Arena: il percorso di Cioffi
Antonio Cioffi è nel vivaio del Napoli sin da bambino, nel 2012, quando aveva dieci anni. Lo scoprì Luigi Caffarelli, ancora oggi coordinatore dello scouting del vivaio azzurro. L’attuale responsabile del settore giovanile Gianluca Grava l’ha seguito con grande attenzione credendo nel suo talento. Cioffi è nato a Maddaloni ma cresciuto a San Felice a Cancello, ha mosso i suoi primi passi all’Oasi Sanfeliciana che oggi ha festeggiato la convocazione in prima squadra di Antonio. È la seconda volta che un ragazzo del vivaio assapora un’esperienza del genere con Gattuso in panchina, purtroppo Valerio Labriola, in prestito alla Fermana l’ha solo sfiorata. Era il 3 ottobre, quando il Napoli era in partenza per Torino in vista della sfida contro la Juventus. Labriola era pronto a godersi il sogno ma poi il divieto delle Asl competenti e della Regione Campania hanno scritto una nuova storia terminata con la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni.
Cioffi ha vissuto l’intera trafila nel settore giovanile del Napoli, si tratta di un esterno offensivo che ama partire da sinistra e venire dentro al campo a piede invertito, sfruttando il suo destro. Lavora molto bene con il pallone tra i piedi, è abile anche sui calci piazzati, dovrebbe migliorare nei movimenti senza palla e tirar fuori sempre di più la personalità. Nell’Under 17 ha vissuto i momenti più belli, con quattordici gol e cinque assist in una cavalcata finita nella semifinale persa contro la Roma. Ha sofferto il salto in Primavera, tra gli infortuni e la stagione difficile vissuta dagli azzurrini, prima con le difficoltà di classifica che portarono all’esonero di Baronio e poi con il Covid-19 che ha interrotto la stagione a marzo. In Primavera, infatti, Cioffi ha segnato solo tre reti in venti presenze.
Sembra uno scherzo del destino ma Cioffi vive la sua convocazione in prima squadra in trasferta contro il Cagliari, la squadra che due anni fa l’ha chiesto come contropartita nell’affare Barella. Il Cagliari e il Bologna in questi anni si sono fatte avanti con insistenza per cercare di strapparlo al Napoli che, invece, è pronto a blindarlo con un contratto da professionista. C’è prima, però, l’emozione della maglia numero 58 e dello spogliatoio della prima squadra.
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