Rilanciare l’entusiasmo dopo il doloroso addio di Sarri e costruire l’exit strategy del sarrismo erano le missioni di Ancelotti un anno fa, quando è arrivato al Napoli. Si spiegano così certi slanci sulla scia del “non siamo venuti qui a pettinare le bambole” compiuti nella convinzione che “bastava una regolatina al gigler” per consentire al Napoli di volare. Fino a dicembre il Napoli era protagonista di una stagione ottima, con un cammino esaltante nel girone di ferro in Champions League, e un girone d’andata in campionato chiuso con 44 punti. L’”atterraggio” dal sarrismo funzionava bene, poi non ha retto alle delusioni di Anfield e San Siro ma soprattutto alla perdita di Albiol e Hamsik e alla sconfitta interna contro la Juventus che ha chiuso definitivamente il campionato. Ad un anno di distanza dal suo arrivo, Ancelotti ha una nuova missione: superare i limiti emersi durante la stagione per costruire un gruppo più competitivo considerando che nella prossima stagione il livello del campionato al vertice della classifica potrebbe essere più alto, come dimostrano i primi passi dell’Inter sul mercato. “Giocheremo un calcio più aggressivo e intenso”, la dichiarazione d’intenti di Ancelotti in vista della prossima stagione. Quest’obiettivo passa per il mercato sia sotto il profilo delle caratteristiche che del lavoro di campo. L’idea è una squadra che occupi di più la metà campo avversaria, alzando il baricentro e lavorando in modo intenso sul pressing alto a partire dalla prima linea di pressione, gli antipasti più chiari sono arrivati nelle gare contro la Spal e l’Inter.
Bisogna investire in tutti i reparti: in porta Ancelotti vuole il riscatto di Ospina, poi si cercherà un difensore centrale giovane in caso di partenza di Chiriches o se le sirene spagnole stavolta saranno irresistibili per Albiol, i due esterni bassi abili in entrambe le fasi, due frecce che assicurino l’ampiezza in fase offensiva e l’equilibrio nel rientro, un centrocampista di qualità e due rinforzi in attacco. L’obiettivo è portare a casa un trequartista, un giocatore di squilibrio tra le linee, sugli esempi di Lozano, De Paul e Ilicic che hanno in comune la capacità di creare superiorità numerica, e un finalizzatore, un bomber d’area di rigore, un attaccante con l’attitudine a far gol.
Ancelotti si sta muovendo in maniera concreta per la ricerca di soluzioni sfruttando i rapporti, l’esperienza e la conoscenza del calcio internazionale. La richiesta di Trippier e la risposta di De Laurentiis sull’età dell’esterno del Tottenham rivelano la ricerca di una sintesi tra le due visioni sulla campagna acquisti del Napoli. De Laurentiis vuole prima realizzare le cessioni e poi inserire gli innesti giusti con grande attenzione ai parametri nel rapporto tra l’ingaggio e l’età degli acquisti. Ancelotti ha scelto il progetto Napoli, l’ha difeso anche mettendoci la faccia quando a Frosinone ha ribadito di non poter arrivare a giocatori che guadagnano 10 milioni di euro all’anno ma sa che ci sono più strade per rendere il Napoli competitivo e cerca d’alzare l’asticella verso profili di livello internazionale proprio come Trippier e Lozano. Messo da parte il campionato, sarà il mercato l’epicentro della prossima partita, si cerca una sintesi tra De Laurentiis e Ancelotti, dal livello di questa mediazione ne verrà fuori il Napoli che verrà.
Ciro Troise
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro