Carlo Ancelotti ha rilasciato un’intervista a Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport: “Se ho quasi obbligato De Laurentiis a prendere James e Lozano? Obbligato? No, l’ho addirittura minacciato. Scherzo, ovviamente. Stiamo valutando tante situazioni, ne ha parlato anche il presidente, ha spiegato dell’operazione Pépé che non siamo riusciti a definire. Insomma, la volontà di migliorare la squadra c’è in tutti noi, perché vogliamo vincere. Marsiglia? Abbiamo evidenziato le qualità, che sono il palleggio, il fraseggio e anche la personalità. Ma pure qualche limite, perché abbiamo fatto un po’ fatica all’inizio a trovare spazio tra le linee. Ma avevamo una coppia di centrocampisti inedita, con Fabian Ruiz e Elmas. Gaetano ed Elmas? Bravi entrambi. Si può essere orgogliosi del progetto pensando di aver giocato con un 2000 e un 1999. Giocare bene? Noi vogliamo giocare bene, se si può. Ma abbiamo dimostrato anche tanta maturità, soprattutto nel finale, a Marsiglia, quando lo sforzo fisico ha cominciato a farsi sentire. È stata una prestazione positiva. Barcellona? Sarà più difficile ma vogliamo fare bella figura. È bello confrontarsi con queste squadre. Condizione? C’è chi gira tanto in questo periodo e riscontra problemi. Noi abbiamo lavorato tre settimane a Dimaro e questo ci aiuta. A inizio campionato sarà un Napoli abbastanza collaudato. Noi non dobbiamo provare niente e saremo più immediati nelle giocate. Questo potrà essere un piccolo vantaggio. Milik in ritardo? Ha una struttura fisica diversa, è più imponente ed normale, per me, che stia facendo più fatica. Ma sta lavorando bene, sta offrendo il proprio contributo nella fase passiva e se riusciamo a non subire gol è anche merito di tutte le nostre punte. infastidito dal mercato? Assolutamente no, perché noi siamo stati molto chiari con lui. Milik sa che sarà uno dei centravanti del Napoli. L’altro? L’altro è Mertens, che può giocare lì. Il mercato una distrazione? Io sono qua bello tranquillo fino al 2 settembre. Oramai ci sono abituato. Il calcio sta cambiando e bisogna adeguarsi: c’è chi gira tanto, e di questo ne ho parlato con Klopp, e riscontra problemi. Noi siamo stati tre settimane a Dimaro e questo ci aiuta, anche se è lunga, ma dal punti di vista atletico è importante. Ho avuto esperienze in passato, con spostamenti intercontinentali nella fase iniziale, e non riesci a prepararti come vorresti. Tre settimane all’inizio del campionato? Ci arriveremo pronti. Siamo abbastanza collaudati, non dobbiamo provare e saremo più immediati nelle nostre giocate”.
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