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A MENTE FREDDA – Show Made in Poland: il Napoli inaugura il 2021 trascinato da Zielinski

Il polacco fa la differenza, Lozano fa 8 in stagione. E gli azzurri trovano anche il primo rigore dopo più di un anno

Il Napoli cambia subito volto in questo inizio 2021. A distanza di pochi giorni dal deludente pareggio col Torino – che rischiò di trasformarsi in una figuraccia – gli uomini di Rino Gattuso appaiono rigenerati contro il Cagliari.

Partita senza storia alla Sardegna Arena, con il gol del momentaneo pareggio di Joao Pedro che arricchisce il tabellino della gara e nulla più. Da elogiare è soprattutto l’immediata reazione degli azzurri, trascinati da uno straripante Zielinski. Prestazione totale per il polacco, che rimette subito le cose a posto con una magia delle sue dopo aver già siglato la rete che sblocca il risultato. A lui si aggiunge l’immancabile Lozano (ieri autore dell’1-3), il quale si conferma capocannoniere del Napoli in questa stagione raggiungendo il gol numero otto. E, infine, capitan Insigne, che segna su calcio di rigore. Finalmente, la squadra partenopea ottiene nuovamente un tiro dagli undici metri che mancava da più di un anno (Lecce-Napoli 1-4 del 22 settembre 2019).

Nel cuore di Cagliari-Napoli: l’analisi della partita

 

RITROVATO – Chi contribuisce alla vittoria in maniera altrettanto importante è Di Lorenzo, che finalmente torna quello di un tempo. Soffre poco le incursioni di un tiepido Sottil dal suo lato e in fase offensiva è un supporto costante. E’ decisivo sia nella seconda rete del Napoli, trovando Zielinski con un preciso cross basso, che nella quarta: il rigore trasformato da Insigne, infatti, deriva da una sua conclusione respinta con una mano da un difensore del Cagliari. Bene anche l’altro terzino azzurro Mario Rui. Il portoghese offre una buona prova dal punto di vista dell’intensità bruciando letteralmente la fascia sinistra, addirittura si regala pure l’opportunità per andare al gol al 22′, col suo destro che, però, finisce alto sopra la traversa. Qualche errore in fase di appoggio, ma (fortunatamente) non degno di nota. Tengono piuttosto bene i due centrali Manolas Maksimovic, aiutati però dalla poca incisività degli attaccanti avversari. Il greco rischia di fare la frittata nel primo tempo regalando palla a Simeone con un passaggio sanguinoso, fortuna che l’argentino non ne approfitta e calcia a lato. Anche il serbo ha disputato partite migliori. E’ distratto e poco reattivo nella scelta di tempo degli interventi, tra questi quello che porta all’1-1 del Cagliari. Senza nulla togliere alla bravura di Joao Pedro, l’ex Torino si fa però saltare con troppa facilità: con un pizzico di cattiveria in più, avrebbe impedito al brasiliano di girarsi e segnare. Praticamente nulla da dire, infine, su Ospina. Mai impegnato seriamente ed incolpevole sul gol avversario, l’estremo difensore azzurro è come al solito preciso nel giro palla e bravo nelle uscite alte.

INVALICABILE – Con la sua imponenza, Bakayoko riesce a fronteggiare praticamente da solo le offensive avversarie. Il franco-ivoriano è un muro invalicabile lì in mezzo. A voler trovare difetti nella sua prestazione, si annotano un paio di errori in appoggio nel primo tempo e la poca aggressività nel rimpallo con Nandez nell’azione che porta al gol di Joao Pedro. Trovandosi in area di rigore, tuttavia, è comprensibile che ciò sia stato provocato dal timore di provocare un penalty. L’enorme lavoro di Bakayoko come diga giova anche a Fabian Ruiz, titolare al posto di Demme uscito malconcio contro il Torino. La copertura dell’ex Chelsea dà sicurezza allo spagnolo che si sente libero di spingersi più spesso in avanti, e infatti con i suoi inserimenti tra le linee contribuisce ad innalzare la qualità delle offensive della squadra.

LIBIDINE PURA – Il sottoscritto vi augura di trovare nella vita un partner che vi accarezzi come Zielinski accarezza il pallone: è pura libidine. Il polacco giganteggia alla Sardegna Arena, nessuno dei ventidue calciatori in campo è al suo livello. La sua qualità palla al piede raggiunge picchi altissimi e i due gol messi a segno, entrambi decisivi, ne sono l’ennesima prova. Sblocca il risultato con un sinistro centrale ma velenoso che sorprende Cragno e si insacca sotto la traversa, dopodiché al 62′ decide di sublimare la sua gara con una serpentina in area di rigore che lo mette a tu per tu col portiere cagliaritano, poi infilato per la seconda volta. L’ex Empoli è determinante come mai prima d’ora e il Napoli ne beneficia grandemente. Lo è altrettanto Lozano, che dimostra ancora di essere tra i più in forma dell’intera squadra. Con la sua velocità mette in crisi Lykogiannis, il quale in uno dei tentativi per fermarlo non riesce a fare altro che un fallo, venendo sanzionando dall’arbitro con il secondo giallo che conclude la sua partita. E a riprova del suo brillante momento, il messicano sigla anche il gol dell’1-3, confermandosi il miglior marcatore stagionale del Napoli con otto reti.

In una giornata particolarmente proficua per gli azzurri, non poteva poi mancare lo squillo di Insigne. Il capitano gioca con la consueta autorevolezza e personalità, garantendo un supporto costante a Mario Rui in fase di ripiegamento e fantasia in quella offensiva. Suggella la sua partita trasformando il tiro dal dischetto che chiude i giochi. Molto prezioso, infine, anche il contributo di Petagna. L’attaccante azzurro svolge bene il ruolo di ariete lì davanti, propiziando i gol di Zielinski e Lozano e una giocata di Fabian Ruiz nel primo tempo. Deve essere consapevole delle sue qualità e diventare più cattivo in zona gol, ma il tempo lo aiuterà.

Comincia il nuovo anno in bellezza, dunque, il Napoli di Rino Gattuso. Con quello contro il Cagliari è il quarto poker per gli azzurri dopo Atalanta, Crotone e Roma. Appena ritrovata la freschezza dopo una breve pausa, i partenopei ingranano sin da subito la marcia più alta demolendo gli uomini di Di Francesco, pur dovendo fronteggiare assenze pesanti. Intensità e determinazione che, però, dovranno essere messe in campo già tra due giorni. Nel giorno dell’Epifania il Napoli ospiterà lo Spezia terzultimo in classifica. Altra partita abbordabile, il che non rappresenta tuttavia un motivo di rilassamento: l’obiettivo stagionale deve essere tenuto a portata di mano costantemente.

A cura di Giuseppe Migliaccio

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