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A MENTE FREDDA – Osimhen e Ospina eroi di giornata: il Napoli reagisce con forza

Vittoria importante su un campo difficile per gli azzurri, che sembrano più a loro agio in trasferta che in casa

Il Napoli si impone su un altro ostico campo come quello del Bologna del sergente Mihajlovic. Gli azzurri danno l’accenno di reazione che ci si aspettava in termini di atteggiamento rispetto alle scialbe prestazioni degli ultimi tempi, piazzando l’ennesima vittoria in trasferta a dimostrazione che sembrano essere paradossalmente più a loro agio lontani dalle mura amiche.

Se da un lato la vittoria è sempre importante, l’unica cosa che conta, tuttavia per portare a casa le partite bisogna chiuderle. Anche al Dall’Ara gli uomini di Gattuso hanno praticamente assediato il Bologna, riuscendo però a mettere soltanto un gol a referto. E se non fosse stato per “Sant’Ospina” che ha abbassato la saracinesca su Orsolini e Palacio (in un’azione che sarebbe anche stata rivista al VAR per un fallo netto di Vignato su Fabian Ruiz), probabilmente adesso staremmo parlando di due punti persi, buttati al vento all’ultimo secondo dopo una partita dominata. In campo ci sono sempre anche gli avversari, questo è indubbio, ma d’altro canto se delle buone occasioni te le crei e non le concretizzi, il rischio di perdere punti per strada è sempre dietro l’angolo. Nonostante i rischi nel finale, la vittoria di ieri, raggiunta con grande applicazione e non certo per caso, ha un peso specifico importante. Dando uno sguardo ai dati, il rendimento del Napoli in trasferta è incoraggiante. Tra campionato ed Europa League, infatti, la squadra partenopea segna punteggio pieno, mai un inciampo fino a questo momento, cosa che invece è accaduta al San Paolo ma gli azzurri sono lì, nel vivo della lotta per gli obiettivi che contano.

Nel cuore di Bologna-Napoli: l’analisi della partita

 

PORTA BLINDATA – Quella del Napoli grazie ad Ospina, che si preoccupa bene di chiuderla con tripla mandata e catenaccio. In una partita dove mai è stato in realtà impegnato seriamente dal Bologna, il portiere azzurro risponde presente nel momento decisivo. Al 87′ Soriano mette in mezzo un pallone lento che taglia l’area ed arriva sul sinistro di Orsolini, non certo l’ultimo arrivato. E’ tutto solo davanti ad Ospina, in quanti avranno pensato all’ennesima beffa, e invece no, non è così. Il colombiano resta lucido e, con un intervento provvidenziale, gli chiude la porta in faccia. Completa l’opera Hysaj, che un attimo prima lascia sfilare la palla verso l’esterno felsineo e quello dopo si immola sul secondo tentativo di Svanberg che calcia a botta sicura dopo aver raccolto la respinta di Ospina. Ciliegina sulla torta che impreziosisce una prestazione già ottima di suo per il terzino albanese, soprattutto in fase difensiva. Bene anche il collega opposto Di Lorenzo, in ripresa rispetto alle ultime uscite. Disinnesca bene Barrow, giocatore dotato di ottima tecnica e velocità, dando al contempo la solita grande mano alla manovra offensiva, lui e Lozano sono un pericolo continuo sull’out di sinistra del Bologna. Gigantesco, sontuoso, insuperabile Koulibaly, che dopo la pessima prova contro il Rijeka si riscatta da grandissimo concedendo mai agli avversari anche solo il lusso di credere di poterlo battere nell’uno contro uno. Non è certo da meno Manolas, una sentenza soprattutto nei duelli aerei e nelle uscite dalla linea difensiva per rubare palla all’avversario superandolo in velocità.

ROCCIOSO – Con uno così di fronte, ti passa la voglia di tentare la giocata perché sai che non avrai successo. E’ questo l’effetto che fa Bakayoko in generale e nella partita col Bologna nello specifico. Al Dall’Ara è il proprietario deputato di tutto il centrocampo, ogni movimento lui ce l’ha sotto controllo e alza il muro contro gli avversari. Molto bene anche il collega di reparto Fabiàn Ruiz, tornato a far coppia con il franco-ivoriano. Per gran parte di gara il livello della sua prestazione è alto, recupera tanti palloni in fase di copertura e tiene alta la qualità delle azioni del Napoli al momento di offendere. Manca però, come al solito, un po’ di cattiveria in più nella zona che conta, più volte potrebbe provare la giocata decisiva ma la timidezza prende il sopravvento.

SPINA NEL FIANCO – Le armi per far male Lozano le ha sempre avute, serviva solo l’occasione giusta per tirarle fuori. Il messicano ha trovato in Gattuso la figura amica, se non paterna, in grado di farlo esprimere al meglio, talvolta con la carota e talvolta col bastone. Ora il Chucky è sereno e si vede dalla sua capacità di essere devastante. Il Bologna a sinistra fatica maledettamente a tenerlo a bada, tant’è che i vari Danilo e Denswil non possono far altro che abbatterlo per fermarlo. E neanche ci riescono sempre come nel caso del gol che ha deciso la partita. Chi, invece, vive un momento difficile è Mertens. Leader di questa squadra, il belga è ancora lontano dalla sua migliore condizione, probabilmente per via di un ruolo che non sente propriamente suo. Spreca un paio di occasioni ghiotte dalla sua mattonella, di quelle che in altri tempi avrebbe centrato anche ad occhi chiusi e, in generale, fatica ad interpretare il ruolo perfettamente. Ciononostante, qualche timido segnale di ripresa c’è stato. Complice una maggiore apertura delle maglie del Bologna, il numero 14 si muove tantissimo alle spalle di Osimhen ricevendo molti più palloni rispetto alle scorse partite. Da apprezzare è soprattutto, però, il lavoro in fase di ripiegamento, dove più volte risulta determinante nel contrastare le offensive avversarie. La speranza è che quanto prima torni anche a far gol, che è la cosa che sa fare meglio. Man of the match è la punta nigeriana, ieri tornato titolare dopo aver saltato l’Europa League per squalifica. Piazza la zuccata vincente che consegna tre punti pesantissimi ad un Napoli bisognoso di una scossa, che lui sa dare bene in campo con la sua esplosività. Deve migliorare e tanto nel controllo del pallone, ma nel complesso lavora in maniera brillante nella difesa della sfera e senza palla, i suoi movimenti in profondità creano dei corridoi enormi per i compagni. Non ai massimi livelli, infine, Insigne, cosa che però, ricadute permettendo, sarà un problema che passerà presto. Il capitano azzurro palleggia con autorevolezza come suo solito, è appoggio sicuro per la squadra ed è preziosissimo anche in difesa. Manca in lucidità, tuttavia, negli ultimi venti-trenta metri. Più volte ha sul destro l’occasione per trafiggere Skorupski ma non pesca mai il jolly, talvolta ignorando compagni in posizione migliore della sua. Ma ha tanta voglia di tornare ad essere decisivo e questo è elemento di conforto per Gattuso e l’intera compagine partenopea.

Vittoria pesante e terzo posto in classifica, al momento, per il Napoli. L’attenzione, adesso che c’è la sosta, è ora rivolta ad un’altra partita altrettanto fondamentale che, però, non si giocherà sul campo. Per oggi, infatti, è attesa la sentenza relativa al 3-0 a tavolino e della penalizzazione in classifica. Qui entra in scena non la squadra, non Gattuso ma il presidente De Laurentiis e la sua squadra di legali, pronti a dare battaglia per avere giustizia, ricorrendo anche al CONI se necessario. Si attende, dunque, speranzosi in un verdetto a favore improbabile ma che sarebbe più che lecito visti i tempi difficili in cui riversa l’Italia del calcio e non.

A cura di Giuseppe Migliaccio

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