A quasi un anno di distanza da quell’1-0 “spaccacuore” di Insigne al 90′, il Napoli compie nuovamente l’impresa contro il Liverpool. Carlo Ancelotti ha cucito su misura dei suoi ragazzi un abito perfetto per le notti europee che evidentemente ha qualcosa di magico. Un 2-0 tondo tondo che forse non da giustizia ai ragazzi di Klopp, i quali a tratti hanno bloccato gli azzurri nella propria metà campo costringendoli a ripiegare in difesa, ma che fa stropicciare gli occhi a tutti in casa Napoli, giocatori compresi.
Nella cornice di un San Paolo vestito a festa, i partenopei hanno messo in scena una prestazione praticamente perfetta, orchestrata magistralmente dal maestro Ancelotti. Il Napoli ha aspettato il momento giusto per colpire con la calma e la pazienza di un veterano, una sfrontatezza probabilmente inaspettata anche per i campioni in carica.
Atteggiamento assorbito totalmente in primis da Meret. Il numero 1 azzurro ha mostrato ancora una volta una freddezza invidiabile per un ragazzo di 22 anni al suo debutto assoluto in Champions League. Sontuoso il suo intervento salva risultato su Salah, autore di un diagonale dopo la svirgolata di Manolas. Il greco ha chiaramente bisogno di tempo per ambientarsi, ma tutto sommato ha neutralizzato bene le offensive del Liverpool insieme con Koulibaly, tornato finalmente ai livelli cui ci ha abituato a vedere. Eccellenti a dir poco i terzini Di Lorenzo e Mario Rui. L’ex Empoli, anch’egli alla prima uscita nella massima competizione europea per club, è risultato solido per tutti i 95′ contro un certo Manè, senza far mancare il suo apporto anche in fase offensiva. Sul fronte opposto impeccabile il portoghese, che ha presidiato bene la fascia sinistra non facendosi intimorire dagli scatti fulminei di Salah.
Da una coppia di esterni all’altra, da elogiare è la prestazione di Callejon e Insigne. Dell’intelligenza tattica dello spagnolo ormai non ci si stupisce neanche più, corre come un dannato e si fa trovare ovunque: più che un 32enne sembra un ragazzino con l’entusiasmo alle stelle. Qualche dubbio sulla concessione del rigore da parte di Brych e i suoi collaboratori al VAR, ma il movimento con cui costringe Robertson al fallo è senz’altro un colpo d’astuzia tipico di un attaccante dalla grande esperienza. Qualche giocata azzardata in meno e sarebbe andato tranquillamente sopra il 6 in pagella anche il capitano azzurro, il cui spirito di sacrificio in fase di copertura però ha fatto ancora una volta la differenza. Infine, ma non per importanza certamente, forti applausi per Mertens e Llorente (Lozano deve ancora entrare appieno, ma i colpi ce li ha eccome). Il belga è ormai la certezza di questo Napoli, mentre il ragazzone di Pamplona ha dato subito un assaggio dell’apporto che darà alla squadra in momenti clou come quelli di ieri sera.
Ma il tempo per godersi questa vittoria, purtroppo, è già terminato. Il Napoli quest’oggi si riunisce nuovamente agli ordini di Carlo Ancelotti per preparare il rientro in campionato. C’è da affrontare la trasferta contro il Lecce, ringalluzzito dopo il colpaccio in casa del Torino: se queste sono le premesse, però, quest’anno ci sarà da divertirsi!
A cura di Giuseppe Migliaccio
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